Gatto ucciso a fucilate, i carabinieri denunciano un 70enne
Gatto ucciso a colpi di fucile a Terranuova Bracciolini. Le indagini dei Carabinieri consentono di denunciare un soggetto sospettato di essere l’autore del delitto, e di sequestrare una carabina ad aria compressa.
I carabinieri di Terranuova Bracciolini hanno denunciato in stato di libertà un 70enne originario di Montevarchi per l’articolo 544 bis del Codice Penale (“Uccisione di animali”), punito con la reclusione fino a due anni “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”.
Poco meno di un mese fa vi era stata l’operazione dei carabinieri di Cavriglia, che avevano denunciato un soggetto per i maltrattamenti inferti ad una cucciola di pastore cecoslovacco di appena 4 mesi. La notizia di quest'oggi parte con la denuncia pochi giorni fa da parte di una residente di Terranuova Bracciolini , che aveva trovato la propria gattina di pochi mesi, appena rientrata a casa da una passeggiata nei dintorni, riversa per terra, in fin di vita in una pozza di sangue.
Inutile la corsa al pronto soccorso veterinario e l’intervento d’urgenza per estrarre i dardi mortali: un pallino aveva attinto gli organi vitali, e per la piccola gatta non era stato possibile fare nulla. L’esame medico ha accertato che qualcuno, nei dintorni, aveva sparato, con un’arma ad aria compressa, dei pallini, uno dei quali aveva colpito mortalmente la gattina.
Il quadro degli indizi ha portato a restringere il cerchio, e ad ipotizzare la responsabilità di un soggetto, un uomo sui 70 anni, incensurato, che vive nella zona e che in più circostanze aveva manifestato la propria insofferenza nei confronti degli animali, in senso lato.
Immediatamente, i Carabinieri hanno deciso di approfondire gli accertamenti: l’obbiettivo era rinvenire e sequestrare l’arma utilizzata per esplodere i colpi mortali, sia per prevenire ulteriori analoghi episodi, sia per scongiurare possibili tragedie ancor più gravi (basta pensare che i proiettili esplosi avrebbero potuto colpire anche accidentalmente un passante, o un bambino).
Nella prima mattina di ieri, i Carabinieri della stazione di Terranuova Bracciolini hanno rinvenuto nella disponibilità dell’indiziato una carabina ad aria compressa, di libera vendita e quindi legalmente detenuta, potenzialmente compatibile con le ferite che hanno portato alla morte della gattina. L’arma e i relativi pallini sono stati immediatamente sequestrati, andando a corroborare il già preciso quadro indiziario nei confronti dell’indagato.
L’odierna operazione arriva ad appena un anno di distanza da un’analoga indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno.
All’epoca, ad essere denunciato per l’uccisione di una gattina, fu un uomo sui 60 anni, incensurato, di Montevarchi, che aveva sparato con una carabina ad aria compressa la gattina di un vicino di casa. Il colpevole fu denunciato, e gli fu sequestrata la carabina. Anche allora, per la bestiola, che si chiamava “Luna” ed era stata adottata solo da poche settimane, non era stato possibile fare nulla. Anche allora un gesto crudele, apparentemente del tutto inspiegabile, contro un essere indifeso.