Toponomastica femminile, a Barberino Tavarnelle nuove strade per la parità di genere
Uomini, studiati sui libri di scuola, immortalati sulle targhe stradali, nomi celebri che si sono ritagliati un angolo di immortalità nel patrimonio della cultura universale. Donne, queste sconosciute, autrici di opere che hanno eguagliato, se non adombrato, i geni maschili nei vari campi di interesse umano. Ma invisibili! Parità di diritti, uguaglianza, equità sociale. Quanta strada c’è ancora da fare. Insegnanti, esperti e studenti hanno condiviso l’importanza di porre l’accento sui ruoli e le identità di grandi donne e sulla distanza che ancora li separa dall’altro sesso. Nel passato come nel presente.
Un incontro, uno scambio di riflessioni basato sulla dimensione femminile nel corso della storia è stato al centro dell’iniziativa, organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Barberino Tavarnelle, che si è tenuta negli spazi della biblioteca comunale di Barberino Val d’Elsa. L’occasione è stata offerta dalla mostra, curata da Toponomastica femminile, che espone 15 pannelli dedicati alla biografia e alle opere delle 21 donne, scelte fra centinaia, che hanno contribuito alla stesura della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana. Sono Le Madri costituenti di cui il percorso espositivo narra, lungo i corridoi della Casa della Cultura “Alda Merini”, il prezioso contributo delle donne che hanno fatto nascere la Repubblica Italiana. All’iniziativa, introdotta dall’assessora alle Pari Opportunità Marina Baretta, sono intervenute la dirigente scolastica Paola Salvadori, la vicepreside Monica Ciani e Paola Malacarne di Toponomastica femminile.
I primi visitatori della mostra sono state le ragazze e i ragazzi delle classi quinte F e R delle scuole primarie dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani. Accompagnati dalle loro insegnanti, gli studenti hanno esposto i lavori svolti in classe sul tema. La quinta R ha presentato una ricerca sulla storia della Costituzione Italiana e sulla prima donna eletta in Senato, Lina Merlin, membra della Costituente. La quinta F ha elaborato un approfondimento sulle donne che si sono battute e hanno lottato, mettendo a rischio la loro stessa vita, per la conquista dei diritti umani e l’affermazione dei valori della pace. Sono Maria Teresa di Calcutta, Malala Yousafzai e Wangari Muta Maathai tutte e tre insignite del Premio Nobel per la Pace.
"È fondamentale rendere visibile l’operato delle donne ogni giorno dell’anno, non solo in occasione della Giornata internazionale dei Diritti delle Donne – ha commentato la preside Paola Salvadori - dobbiamo avere gli stessi diritti ovunque, in Italia questo percorso è partito con le Madri Costituenti nel 1948, in altre nazioni purtroppo ad oggi non è neanche iniziato, questa è la ragione per cui dobbiamo fermarci tutti a pensare ed avere massimo rispetto del mondo femminile".
Diritto allo studio, al lavoro, al voto: le 21 donne si sono battute per emanare leggi importanti. È stata Paola Malacarne ad illustrare i pannelli della mostra e a presentare Calendaria 2022, curato da Toponomastica, "un progetto triennale – ha spiegato - tradotto in italiano, inglese e francese, che si propone di restituire visibilità quotidiana alle donne che hanno collaborato alla costruzione della società europea".
L’iniziativa "Per strade nuove. Toponomastica femminile e parità di genere", curata dall’assessora Marina Baretta, prevede un secondo appuntamento, in programma sabato 12 marzo alle ore 10.30, sempre tra gli scaffali della biblioteca "Alda Merini" di Barberino Val d’Elsa. "Dopo l’incontro con le ragazze e i ragazzi di cui abbiamo potuto apprezzare l’accuratezza e la profondità dei lavori – ha sottolineato l’assessora Baretta – abbiamo creato un’ulteriore occasione di approfondimento per presentare il progetto messo in atto dall’amministrazione comunale, unico caso in Italia in questo momento storico, che intitolerà a figure femminili che si sono distinte nel corso dei secoli a quindici strade del nostro territorio, un percorso ambizioso che si propone di colmare il gap della toponomastica dominata dalla presenza maschile e dare voce e spazio ad alcune delle tante donne, più o meno celebri, alle quali è stato negato il diritto di essere riconosciute e valorizzate nel tempo in cui hanno operato".
All’evento saranno presenti il sindaco David Baroncelli, la presidente dell'associazione Toponomastica femminile collegata on-line Maria Pia Ercolini, Paola Malacarne dell'associazione Toponomastica femminile, Sara Marsico, docente di Diritto e Relazioni internazionali (in videocollegamento), Paola Salvadori, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Don Milani, Valeria Vantaggi e Daniela Narducci di Vanity Fair.
Una domanda rivolta a tutti? In quanti sanno che gli studi della fisica Mileva Maric, moglie di Albert Einstein, furono determinanti nell’elaborazione della teoria della relatività? E che fu una donna, l’attrice Hedy Lamarr, negli anni ‘40 del secolo scorso, a costruire un ponte nel tempo con la cultura contemporanea vocata al digitale. Lei, la donna del futuro che lasciò un segno tangibile nella storia delle telecomunicazioni inventando la tecnologia da cui scaturirono le reti wireless.
Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino