La Normale di Pisa interrompe le relazioni con atenei russi a favore della guerra

La Scuola Normale Superiore di Pisa rimarca nuovamente l'opposizione alla guerra in Ucraina. Il direttore Luigi Ambrosio, commentando il documento con il quale l'Unione russa dei rettori sostiene le azioni di Putin, ha dichiarato che la Normale "sospenderà ogni forma di collaborazione istituzionale e ogni accordo di scambio con le università russe i cui rettori hanno sottoscritto un documento in cui avallano l'invasione dell'Ucraina". Dopo la condanna all'invasione russa, congiunta con la Scuola Superiore Sant'Anna e condivisa da tutti gli atenei toscani (qui la notizia), la Normale mette un freno anche alle relazioni con le università russe pro Putin.

"Il documento di appoggio alla guerra di aggressione russa in Ucraina sottoscritto da alcuni rettori di università russe lascia tutti sconcertati: la Scuola Superiore Sant'Anna da sempre promuove il dialogo tra i ricercatori di tutto il mondo. Per sostenere uno spirito critico nella società russa e per diffondere un'opposizione interna alle scellerate decisioni del governo il ruolo delle università e dei ricercatori locali è fondamentale". A dirlo è la rettrice della Scuola Sant'Anna Sabina Nuti, commentando il documento dell'Unione russa dei rettori. La rettrice ha confermato l'impegno come comunità scientifica nel dare contributo e appoggio "ai colleghi ucraini che si battono per far cessare l'aggressione nel loro Paese e per porre termine alle violazioni della libertà di espressione e di manifestazione, così duramente repressi dalle autorità di Mosca in questi giorni".

La solidarietà dalla Toscana all'Ucraina prosegue dunque anche sul fronte scuola: saranno 120 le studentesse e gli studenti accolti nelle residenze dell'Azienda regionale per il diritto allo studio. Recentemente l'Università di Pisa ha incontrato gli studenti ucraini, iscritti presso l'ateneo, per testimoniare vicinanza e conoscere la loro situazione, al fine di indirizzare azioni di supporto.