'Contessa Emilia', Empoli premia Luciana Saltarelli e Deanna Bonfanti
La ‘Giornata internazionale della donna’ a Empoli si è conclusa con la prima edizione del ‘Premio Contessa Emilia’ che è stato assegnato a Luciana Saltarelli e Deanna Bonfanti, in una sala del Palazzo delle Esposizioni con oltre duecento persone.
Il passato e il presente che si intrecciano, la donna del passato e quella del presente: due figure uniche e importanti per la città, che hanno contribuito a renderla migliore con il loro infaticabile impegno, la loro passione. La loro visione per il futuro. La Commissione Pari Opportunità che insieme al Comune di Empoli hanno promosso il ‘contest’ non competitivo denominato ‘Tracce di donne’, che ha avuto un successo inaspettato, e da cui è nato il ’Premio’, ha deciso di premiare Luciana Saltarelli “per la forte personalità, per aver dedicato la vita ad eliminare ostacoli fisici e mentali. ll suo incessante impegno nell'abbattimento delle barriere architettoniche ha contribuito a disegnare una città accogliente ed inclusiva”. A Deanna Bonfanti, la Commissione Pari Opportunità ha motivato con queste parole l’assegnazione del ‘Premio’: “per la sua dedizione alla comunità empolese, avendo contribuito a realizzare nella scuola dell'infanzia uno spazio di crescita, cura e sviluppo per i bambini e le bambine. Per il suo impegno nel costruire una scuola aperta, inclusiva ed integrata nel tessuto sociale ed il suo apporto concreto nel dare risposte alle famiglie, introducendo innovazioni organizzative di conciliazione vita e lavoro”. Luciana Saltarelli è questo suo pensiero che ne descrivere la sua forte personalità senza barriere: «Noi portatori di handicap non sguazziamo quotidianamente nelle lacrime. Preferiremmo che ci si commuovesse di meno di fronte ai nostri problemi e ci si adoperasse di più per tutelare concretamente i nostri diritti». A ritirare il ‘Premio’, la sorella di Luciana, Catuscia Saltarelli, che ha ringraziato, commuovendosi per aver scelto ‘lei’, che tanto aveva a cuore questa città. Deanna Bonfanti, accompagnata dal figlio, è salita sul palco visibilmente emozionata; si è raccontata con tutto l’amore mai tramontato per l’insegnamento nella scuola materna. La sua vita l’ha dedicata interamente ai bambini e all’ascolto dei bisogni delle famiglie. Un percorso che trasmette al pubblico con una invidiabile lucidità, con aneddoti, come se gli anni non fossero passati e lancia una proposta pensando ai bambini ucraini. «Noi maestre in pensione chiediamo la possibilità di regalare ai bambini ucraini che arriveranno a Empoli, il nostro tempo per aiutarli nella lingua, nei giochi, sostenendo così le madri che dovranno cercarsi un lavoro e ricominciare una nuova vita, perché proprio per i loro figli sono scappate da quella atroce guerra». Il ‘Premio Contessa Emilia’ ha riportato al centro la donna nel suo ‘gap’ in quanto tale. Questa città amica delle bambine e dei bambini, vuole diventare amica anche delle donne. Con la commissione pari opportunità, l’amministrazione comunale sta lavorando sul tema del lavoro femminile, del linguaggio di genere e dare vita alla città dei 15 minuti, che è vivibile perché scommette sul valore della prossimità, perché è costruita a partire dalla vita dei cittadini e quindi anche delle donne e in cui i cittadini possano trovare ciò che serve per vivere, e trovarlo insieme agli altri, scommettendo sulla forza delle relazioni, che abbiamo visto in questi due anni quanto sia fondamentale per costruire una società sana. Sono intervenute alla serata, introdotte dalla giornalista Agnese Fedeli, il sindaco Brenda Barnini, l’assessora alle pari opportunità, Valentina Torrini e Maya Albano, presidente della Commissione Pari Opportunità. Ecco che cosa hanno detto. Brenda Barnini spiega: «grazie alla Commissione Pari Opportunità e all’assessora Valentina Torrini per questo bellissimo nuovo impegno per la nostra città. Il report sul gender gap dice che le donne arriveranno alla parità con gli uomini tra più di 120 anni se vogliamo accorciare questo tempo dobbiamo impegnarci tutti a rimuovere gli ostacoli e promuovere una cultura di parità in ogni ambito. Per questo premiare le personalità femminili del passato e del presente che hanno fatto grande la nostra comunità aiuta a valorizzare il ruolo delle donne e a far diventare sempre più normale la parità». Valentina Torrini aggiunge: «poche volte ci fermiamo a raccontare e a raccontarsi. Ieri sera l'abbiamo fatto ed è stata un grande emozione. Ci sono donne che ogni giorno ci accompagnano e che con le loro azioni, ordinarie e straordinarie, costruiscono il nostro presente, a noi spetta il compito di valorizzarle e dare loro voce ogni giorno. Stiamo pensando a nuove modalità per restituire alla città il patrimonio che c'è stato donato. Questa è stata la prima edizione del premio, ma ne seguiranno molte altre». Maya Albano afferma: «la Commissione Pari Opportunità ha dato vita a questa manifestazione con l'obiettivo di valorizzare il contributo di donne che si sono contraddistinte per il loro impegno verso la propria comunità. Sappiamo bene come tutt'ora la partecipazione femminile sia sottorappresentata a tutti i livelli, da quello istituzionale a quello lavorativo ad esempio. Proprio per questo abbiamo voluto far emergere le testimonianze delle donne, costruttrici del bene comune, per proporre una narrazione diversa del femminile. La nostra città deve molto alle donne e noi abbiamo voluto regalare alla città le storie di queste piccole e grandi imprese delle donne».Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa