Fucecchio, le pietre d'inciampo per ricordare i deportati della Saffa
La memoria storica come antidoto alle tragedie di oggi. Questa mattina il Comune di Fucecchio ha ricordato i 7 operai della Saffa, la fabbrica di fiammiferi attiva a Fucecchio fino agli anni '70, che l'8 marzo 1944 furono deportati nei campi di concentramento nazisti senza tornare più alle proprie famiglie. Sette giovani vite che, come tante altre, finirono tristemente nei lager tedeschi senza avere nessuna colpa. Furono arrestati e deportati a seguito di uno sciopero contro il regime fascista. Oggi a loro Fucecchio ha dedicato un tributo particolare andando a scoprire le pietre d'inciampo con le date di nascita e di morte e i nomi di Oreste Ceccarini, Gino Tocchini, Gino Bracci, Giulio Baccini, Pietro Fornaciari, Bruno Di Gaddo e Sirio Sostegni incisi nei blocchi di pietra e ottone ideati dell'artista tedesco Gunter Demnig. Il progetto ha l'obiettivo di promuovere una memoria diffusa, nel tessuto urbanistico delle città europee, dei cittadini morti nei campi di concentramento nazisti. Fucecchio ha scelto come luogo della memoria lo spazio antistante il monumento ai caduti, in piazza XX Settembre.
“Il ricordo di quella tragedia – ha sottolineato il sindaco Alessio Spinelli – deve spingere ognuno di noi a far sentire la propria voce contro la guerra. [...] Non dobbiamo rimanere inermi. Noi come Comune di Fucecchio oggi vogliamo aiutare i cittadini ucraini che fuggono dall'orrore della guerra in maniera fattiva, sia portando gli aiuti umanitari necessari sia accogliendo alcuni di loro nella nostra città”.
Il progetto delle pietre d'inciampo, al quale hanno aderito anche molti altri comuni dell'Empolese Valdelsa, a Fucecchio ha visto il coinvolgimento degli studenti delle classi terze medie dell'istituto comprensivo Montanelli Petrarca che hanno svolto un percorso per conoscere ed approfondire il tema e che, in occasione della commemorazione, hanno letto alcuni loro pensieri immedesimandosi in ciò che poterono provare in quei momenti di terrore i deportati della Saffa.
All'iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni e cittadini, sono intervenuti il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, l'assessore alla memoria storica Daniele Cei e l'assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi che ha reso così omaggio ai suoi concittadini. I sette deportati, infatti, erano cittadini originari di Livorno che, durante i bombardamenti della città labronica, avevano trovato rifugio e ospitalità a Fucecchio e lavoro come operai nella fabbrica di fiammiferi Saffa. Alla commemorazione per il Comune di Fucecchio hanno partecipato anche la vicesindaca Emma Donnini, l'assessore Valentina Russoniello, i consiglieri comunali Alberto Cafaro e Marco Cordone, quest'ultimo anche nella veste di consigliere nazionale dell'ANCI.
Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa