gonews.it

Parcheggio ospedale Empoli, Azione a Barnini: "Videocamere, navetta e più luce"

“Videocamere, maggiore illuminazione e navetta per garantire funzionalità e sicurezza al parcheggio Avane dell’Ospedale San Giuseppe a Empoli, in passato scenario di molestie ai danni di donne e danneggiamenti di vetture”. Così Milena Brath segretario metropolitano di Firenze in Azione, che insieme al referente di Empoli in Azione Luca Ferrara ha proposto al sindaco di Brenda Barnini una serie di interventi da realizzare a breve e lungo termine.

“Occorre puntare su manutenzione e messa in sicurezza dell’area – dice Brath - Provvedere alla installazione di nuovi lampioni e di videocamere di sorveglianza, soprattutto nel tratto di marciapiede che va dalla rotonda di viale Boccaccio al parcheggio, potrebbe rivelarsi uno strumento di deterrenza per i malintenzionati e, allo stesso tempo, utile alle forze dell’ordine” - ricorda Brath - Si può incidere sulla percezione di sicurezza dei cittadini, anche esponendo nel parcheggio numeri telefonici di emergenza da chiamare in caso di necessità e contrassegnando i pali della luce presenti nel piazzale per segnalare la presenza di un pericolo”.

Per Brath utile potrebbe essere “anche l’organizzazione di una navetta che colleghi il parcheggio e l’ospedale, in orari compatibili con quello di visita ai pazienti. Il servizio, attrezzato anche per l’imbarco di sedie a rotelle, potrebbe essere gestito a rotazione dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio”.

“La sicurezza passa anche attraverso opere di manutenzione e pulizia”- ricorda Brath - “È necessario eliminare la siepe presente nello spartitraffico del parcheggio, che risulta troppo alta e folta e provvedere alla potatura, almeno tre volte l’anno, di quelle piante lungo il marciapiede che oscurano i cartelli stradali. La vegetazione, secondo le più moderne teorie di arredo urbano, soprattutto in ambienti scarsamente frequentati o solitari dovrebbe permettere la visione di ciò che si trova al di là di essa”. “Inoltre – conclude Brath - l’area è ricettacolo di rifiuti: oltre a una vettura abbandonata (Fiat Uno con tanto di targa e finestrini rotti), bottiglie di plastica e vetro, fazzoletti, cartacce, frammenti di cristalli dei finestrini di auto, probabilmente opera dell’incursione di malviventi”

Fonte: Ufficio stampa

Exit mobile version