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La Giunta pisana approva il blocco delle licenze nel centro storico

Paolo Pesciatini, assessore al commercio Comune di Pisa

La Giunta ha approvato nella seduta di ieri, 24 febbraio, la delibera che vieta per i prossimi due anni, eventualmente prorogabili a 4, l’insediamento di nuove attività in tutte le strade e le piazze comprese nella “Zona A” e “Zona B” del centro storico (ovvero tutta la zona Stazione e ampia parte del centro storico) e nelle aree di via Roma e via Cattaneo.

Il provvedimento, in vigore già da oggi, riguarda: gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; gli esercizi commerciali alimentari (sia di vicinato che di media/grande struttura) e le attività artigianali alimentari ad eccezione di pescherie, rivendite di pane, attività artigianali di panificazione e le rivendite di frutta e verdura, che sono consentite, purché presentino specifico atto unilaterale d’obbligo di impegno a non vendere alcol e a non consentire il consumo sul posto.

«Il provvedimento - dichiara l’assessore al commercio Paolo Pesciatini - è stato condiviso anche dalle associazioni di categoria CNA, Confcommercio e Confesercenti, e fa seguito al “Nuovo regolamento delle attività economiche del settore alimentare in alcune aree del centro storico e nelle altre aree da tutelare” approvato dal Consiglio Comunale nel 2019. Si tratta di un intervento determinante con il quale intendiamo tutelare il nostro tessuto commerciale cittadino, già messo a dura prova in questi anni di pandemia. E’ un atto, questo, che si viene ad aggiungere a tutte le altre misure che in questo periodo abbiamo messo in campo per salvaguardare ed incentivare le nostre imprese».

Nel dettaglio l’atto approvato dalla Giunta vieta alle suddette attività: nuovi insediamenti in tutte le strade e le piazze comprese nella “Zona A” e “Zona B” del centro e nelle aree di via Roma e via Cattaneo; il trasferimento dall’esterno all’interno di tali aree; l’aggiunta di attività di somministrazione e/o di vendita (commerciale e/o artigianale) alimentare ad altra attività non alimentare già esistente.

Sono invece consentiti: il trasferimento delle attività nell’ambito delle suddette aree; l’ampliamento di esercizi esistenti; il subingresso per acquisto/affitto di azienda relativa ad attività già esistente nei casi in cui a seguito di subingresso sia prevista l’apertura in un fondo diverso da quello precedente.

Il divieto non si applica alle attività temporanee, stagionali, di interesse pubblico e/o che si svolgano in continuità con gli anni precedenti, né in quei casi in cui, alla data di approvazione della delibera, sia già stata presentata SCIA per l’avvio dell’attività “e/o sia stato presentato idoneo titolo edilizio necessario per la realizzazione di opere e/o lavori finalizzati all’apertura, a modifiche e/o trasferimenti delle suddette attività, purché i lavori siano già iniziati e siano conformi dal punto di vista edilizio-urbanistico e rispetto normativa vigente”.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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