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I "Biblioprecari" di Firenze in presidio lunedì: "Basta parole, ora i fatti"

La manifestazione dei bibliotecari del maggio 2020

Lunedì alle ore 11 i Biblioprecari sono costretti nuovamente a scendere in piazza della Signoria per spingere l’amministrazione a fare chiarezza sulla sorte dei servizi biblioteconomici e archivistici della città e di conseguenza sul proprio futuro occupazionale. Dopo tediosi botta e risposta a mezzo stampa, le oltre cento lavoratrici e lavoratori delle biblioteche comunali fiorentine e dell’archivio storico non ci stanno più, vogliono risposte, chiare, mature, concise e le vogliono adesso. Scenderanno in piazza ancora numerosi per scongiurare un’approvazione di bilancio che metta a rischio 430 ore settimanali di servizi al cittadino, invitando i consiglieri comunali a riflettere su una situazione che non ha precedenti per una città come Firenze, candidata ad essere nel 2023, Capitale italiana del libro.

Lunedì  tutto il Consiglio comunale sarà chiamato ad assumere le proprie responsabilità con la votazione di un bilancio che può decidere le sorti dei servizi e dei lavoratori. Numerose le realtà che convergono in questa lotta come le associazioni Assolettori Biblioteca Nazionale Firenze e Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, il Collettivo di fabbrica GKN, i firmatari degli appelli che annoverano personalità di spicco quali Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, e lo storico dell’arte Tomaso Montanari.

Infine le colleghe e i colleghi di altre città (Prato, Scandicci, Lastra a Signa, Campi Bisenzio) si sono uniti ai Biblioprecari fiorentini in un braccio di ferro contro un’amministrazione che al confronto preferisce la strada dei proclami e di promesse incerte. Cosa chiedono le oltre 100 persone che stanno rischiando il posto di lavoro? Semplice: risorse per attivare tutti i servizi fino a qui offerti e mantenere la tenuta occupazionale, nonché garanzie riguardo al tanto ostentato processo di “reinternalizzazione”.

Quesiti lapalissiani, che richiedono risposte altrettante limpide.

 

Fonte: Le lavoratrici e i lavoratori esternalizzati delle Biblioteche e dell’Archivio Storico del Comune di Firenze

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