Ucraina, l'appello per la pace di Shalom: "Evitare l'ennesimo conflitto"
Il nostro appello è rivolto ai capi politici, ai diplomatici ai rappresentanti delle istituzioni. Il nostro appello vuole partire dai dei numeri. Con l'esortazione che al nominare questi numeri, a loro si tenti di associare dei volti umani. Delle vite umane. Non sarà cosa semplice, perché i dati di cui stiamo parlando, inquietano solo al leggerli.
In questo momento, in questo esatto momento, sono oltre 30 le guerre in corso in tutto il mondo. In questo momento, nel mondo ci sono attualmente 80 milioni di persone che sono state costrette a lasciare le loro case per fuggire da guerre, persecuzioni e gravi condizioni di insicurezza. Si tratta dell’1 per cento della popolazione mondiale. Una cifra mai raggiunta in passato. Il numero di minori in fuga è stimato in circa 30-34 milioni; decine di migliaia dei quali non accompagnati dai propri genitori.
Ci sono guerre che appaiono sui nostri giornali e sulle nostre TV. Che preoccupano i nostri occhi e le nostre coscienze perché non ignorabili. O forse non ignorabili perché ci costringono a conviverci allorquando i migranti bussano alle nostre porte per chiedere aiuto. Ci sono guerre, poi, a noi sconosciute e conflitti ignorati. Morti, dolore, devastazione sono i minimi comuni denominatori. Nel 2019, ci riferisce l'ONU, 690 milioni di abitanti del pianeta hanno sofferto la fame: un numero superiore di 10 milioni di unità rispetto all'anno precedente e di quasi 60 milioni in più rispetto a cinque anni prima.
Sempre nel 2019 i governi del mondo hanno speso circa 1.770 miliardi di euro in armamenti ed eserciti. In Italia, circa 25 miliardi di euro. Sapete quanto costa un'adozione a distanza di una bambina o di un bambino? 200 euro l'anno. 200 euro l'anno per salvare la vita a degli esseri umani, con cibo, acqua, istruzione e cure mediche.
Invece siamo costretti a continuare a vedere bambine e bambini soffrire la fame, quando nel mondo, ogni anno, lo si ripete con incredulità e rabbia, vengono spesi 1.770 miliardi per uccidere esseri umani. È da poco passata la giornata del ricordo. Tutti i politici ed i grandi rappresentanti istituzionali hanno recitato parole di sconforto e di dolore per il passato. Il presente ed il futuro, però, agli occhi di noi Shalom, non appare corrispondere affatto ai buoni propositi lanciati in coro. Interessi e ricchezze alla base di ogni conflitto. L'egemonia politica e militare per accaparrarsi le risorse del pianeta. Il tutto travestito da principi ed ideali, talvolta addirittura, dal nome di Dio, per cui si combatte e si uccide. Ma quale sono i principi e gli ideali che possono spingere ad uccidere? Quale Dio vorrebbe il dolore nei cuori dei suoi figli?
Oggi stiamo assistendo all'ennesimo braccio di ferro tra nazioni e potenze nucleari. Stati Uniti e Russia. L'occidente contro l'oriente. Stiamo sentendo parlare di eserciti schierati sui confini. Di provocazioni, pronte a sfociare in guerra. Nel 2022. Stiamo assistendo a tutto questo nel 2022. Non era questo il presente che sognavamo e non è questo il futuro in cui vogliamo vivere.
L'appello, dunque, è rivolto ai capi politici, ai diplomatici, ai rappresentanti istituzionali. Si usi ogni strumento a disposizione per evitare l'ennesimo conflitto che porterà alla distruzione ed alla miseria e all'arricchimento di chi gode e si compiace per interessi personali. Ché si diffonda il volere - innanzitutto tra i cittadini - di cessare i conflitti per impiegare le preziose risorse economiche ed umane per salvare uomini e donne e non per ucciderli. Affinché si diffonda a macchia d'olio – così come riesce la cattiveria e la disumanità – l'intenzione di costruire una Comunità globale fondata sulla comune idea della possibilità di un incontro fraterno con ogni essere umano, su quella che il nostro Papa Francesco chiama l'“arca della fratellanza”.
Senza più parole, dunque, ma con fatti, si costruisca l'arca della fratellanza. Senza che nessuno ne rimanga escluso.
Fonte: Vieri Marini, presidente Movimento Shalom Onlus