Sicurezza dell'Elsa, 2 milioni 750mila euro nel territorio di Barberino Tavarnelle
Ammonta a 2milioni 750mila euro l'investimento che la Regione Toscana ha destinato alla messa in sicurezza idraulica del fondovalle del fiume Elsa, in riva destra del fiume nel territorio di Barberino Tavarnelle, parte di un più ampio progetto del valore di oltre 7milioni di euro che interessa la zona industriale di Cusona nel Comune di San Gimignano. Le amministrazioni comunali di Barberino Tavarnelle, San Gimignano, Certaldo e Poggibonsi fanno rete ancora una volta per mettere in atto politiche di area, tese alla salvaguardia dell'ambiente, alla sicurezza della popolazione residente e alla valorizzazione del tessuto produttivo che in questa area, importante crocevia economico della Toscana, accoglie uno dei poli industriali più estesi e attrattivi legati al settore della camperistica. Con il sindaco Andrea Marrucci di San Gimignano, che coordina l'intero progetto, e i colleghi di Certaldo e Poggibonsi, Giacomo Cucini e Giacomo Bussagli, il primo cittadino di Barberino Tavarnelle David Baroncelli aveva firmato nel 2020 un protocollo d'intesa con la Regione Toscana per la mitigazione idraulica del territorio a seguito dell'alluvione dell'autunno 2019.
"La messa in sicurezza del territorio nella parte di Barberino Val d’Elsa – sottolinea il sindaco David Baroncelli - è finalizzata in prima istanza alla tutela delle famiglie residenti del Molino della Zambra, ricordo l’emergenza sorta nel novembre del 2019 quando nottetempo sgombrammo le case, minacciate dal pericolo di esondazione dell’Elsa, giunto sopra i livelli di guardia rispetto alle arginature”. In questo complesso di opere è prevista la messa in sicurezza di tutto il sistema ferroviario e delle attività produttive che insistono nell’area di Cusona, nel Comune di San Gimignano, che riveste un ruolo strategico nello scacchiere economico della Toscana. “Il valore dell’operazione è la realizzazione di un percorso di collaborazione con i comuni vicini di casa – insiste - rivolto alla salvaguardia ambientale, paesaggistica ed economico di un territorio che mostra carattere di fragilità e allo stesso tempo consideriamo centrale e unitario, parte integrante della stessa visione politica, il nostro compito è quello di renderlo resiliente e resistente ai cambiamenti climatici valorizzandone le peculiarità e le potenzialità".
Per entrare nel dettaglio gli interventi tecnici previsti nel territorio di Barberino Tavarnelle corrispondono alla realizzazione delle arginature in riva destra a protezione della zona industriale e delle aree residenziali. "È prevista la demolizione del ponte a immersione – evidenzia il primo cittadino – che rappresenta un elemento di criticità dal punto di vista idraulico per il deflusso delle acque in tempo di piena, in questa fase di progettazione abbiamo suggerito la realizzazione di una passerella pedonale che permetta di congiungere la stazione ferroviaria della Zambra con la zona industriale di Cusona e rafforzare la mobilità dei lavoratori e dei cittadini”. Altra opera, inserita in questo quadro, è il potenziamento della viabilità di emergenza al servizio delle case del Molino della Zambra, detto il Fortino, su cui già siamo intervenuti come amministrazione comunale con risorse proprie per un investimento pari a 200mila euro". L’opera è consistita nell’asfaltatura della strada e si completerà con gli interventi di sistemazione, già previsti, come l’illuminazione pubblica e l’allargamento della carreggiata utile al raggiungimento delle residenze.
La tutela idraulica e geologica del territorio è al centro di un programma di azioni che vede lavorare insieme gli stessi Comuni anche attraverso il Contratto di fiume Elsa, coordinato dal Comune di San Gimignano, per orientare quest’area verso la riqualificazione ambientale e i principi della transizione ecologica e della sostenibilità.
"Vorrei estendere un ringraziamento ai colleghi per il lavoro svolto insieme - conclude il sindaco - ed in particolare al sindaco Marrucci che sta coordinando la progettazione e la messa in opera dell’intervento, all’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni e alla precedente legislatura della Regione Toscana, guidata dal presidente Rossi con il quale era partito il percorso per la messa in sicurezza di un’area così rilevante del nostro territorio".
Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino