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Manifestazione studentesca a Firenze: centinaia di ragazzi in piazza

Circa 500 studenti sono scesi in piazza, oggi a Firenze, per la mobilitazione nazionale studentesca contro l’Alternanza scuola lavoro - avvenuta in altre città toscane e italiane a seguito della morte di Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli -, nonché per la reintroduzione della seconda prova scritta all’esame di stato e in sostegno delle passate occupazioni degli istituti scolastici fiorentini.

I ragazzi si sono ritrovati in piazza Adua, alle 9.30, per poi muoversi in corteo alla volta di piazza Santissima Annunziata, dopo aver attraversato piazza Indipendenza e piazza Sam Marco. Con loro anche esponenti dei sindacati Cgil e Usb.

Durante il corteo gli studenti hanno intonato cori contro il Governo e il ministro Bianchi, per poi bruciare l'emblema di Confindustria, secondo i ragazzi “responsabile nella vera e propria strage di lavoratori che ogni giorno si compie in nome del profitto, tra cui anche la morte di Lorenzo e Giuseppe. “Contro la scuola dei padroni, di scuola e di lavoro non si può morire! - hanno scandito in coro i manifestanti -. Non  rimmarremo in silenzio a vedere piegata la nostra formazione agli interessi delle aziende, siamo pronti a sferrare il contrattacco”.

Anouar Labiad, studente dell’istituto Balducci di Pontassieve e militante del Fronte della gioventù comunista, ha chiarito i motivi della manifestazione: “Gli studenti vogliono una scuola dedicata alla loro formazione e non indirizzata principalmente a soddisfare un mondo del lavoro che li vuole solo come manodopera. Invece si registra una sempre più forte connessione tra scuola e imprese, di cui Alternanza scuola lavoro, Pcto e stage sono un chiaro esempio. Vogliamo che i legami tra scuola e impresa siano tolti, basta Alternanza scuola lavoro: gli stage per istituti professionali e tecnici sono essenziali, ma vanno gestiti dalle scuole stesse e condotti dagli insegnanti, non lasciati in mano ai privati”.

Giovanni Gaeta

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