Ex GKN: l'assemblea permanente riattiva le pulizie in autogestione
Da ieri l’assemblea permanente dei lavoratori ex-Gkn ha deciso di riprendere in mano le pulizie dello stabilimento in piena autogestione. Erano state interrotte il primo febbraio e non erano più state effettuate, creando una situazione sempre più insostenibile. L'azienda, ripetutamente avvertita del disagio crescente, ha continuato sulla sua linea di non reinternalizzare il servizio pulizie neanche nella fase ponte. Davanti alle poche certezze sul futuro dello stabilimento, l'unica certezza rimasta è che l'attività di pulizia bagni, spazi comuni e macchine debba essere esternalizzata e in appalto.
Una scelta ideologica di cui i lavoratori hanno dovuto prendere atto, limitandosi ad avvertire l'azienda che la strada che si stava percorrendo era destinata a non funzionare e che avrebbe generato uno strappo con i lavoratori.
Secondo l'RSU ex Gkn "le lavoratrici e i lavoratori degli appalti sono da molto tempo sotto una fortissima pressione per essere rimasti senza stipendio senza ancora aver chiaro quali soldi potranno recuperare dal presunto fallimento dell’azienda in appalto. Lavoratori e lavoratrici che durante il periodo di lockdown hanno continuato a fornire un servizio nonostante le difficoltà, perché considerati “essenziali”, ma che in questo momento pare siano diventati invisibili agli occhi della proprietà. Come Rsu e collettivo di fabbrica non partecipiamo alle trattative tra le ditte in appalto, le categorie sindacali coinvolte e il committente (Qf) e non siamo stati resi partecipi di queste riunioni.
Ma una cosa la ribadiamo chiaramente: i lavoratori e le lavoratrici delle pulizie, così come degli altri appalti, devono essere ripresi con continuità contrattuale piena. Senza nessun tipo di ricatto lavoro-diritti. E deve essere sanata con piena soddisfazione la loro situazione per le mancanze pregresse".
Quanto detto cade in un contesto di approssimazione organizzativa globale e complessivo dell’intera azienda che sta determinando un evidente clima di sfiducia. Un clima che visto dall’interno cozza con le dichiarazioni pubbliche a mezzo stampa da parte della proprietà QF. Niente di tutto questo è ignoto alla proprietà, ma evidentemente è ampiamente sottovalutato.
"Non vorremmo arrivare a ipotizzare - conclude l'RSU ex Gkn - che tali scelte siano funzionali a favorire un clima di lento e graduale abbandono con dimissioni volontarie, quelle che noi definiamo, più chiaramente, licenziamenti 'spintanei'".
Fonte: Rsu ex Gkn