Norme nazionali su amministratori locali, la posizione di Palazzo Vecchio
Nelle ultime settimane si è aperto un confronto pubblico sulla nuova legge nazionale relativa agli amministratori locali. Dopo molti anni, anzi decenni, il Governo e il Parlamento hanno condiviso un intervento che tra le altre misure ridefinisce e aumenta le indennità degli amministratori locali.
Sindaco e Giunta sostengono le ragioni del provvedimento nazionale e anzi auspicano che l’opera nazionale di riforma possa procedere con i tasselli ancora mancanti, come ad esempio la questione relativa al terzo mandato dei sindaci o la qualificazione del ruolo dei consiglieri comunali e circoscrizionali.
Per quanto attiene all’aumento integrale previsto dalla stessa norma per i Comuni in stato di equilibrio finanziario il Comune di Firenze non si associa a posizioni pregiudizialmente contrarie da taluni espresse. In un Paese in cui il grado delle responsabilità pubbliche è inversamente proporzionale a quello delle retribuzioni non possiamo associarci a chi vede nelle indennità degli amministratori locali il problema dei costi della politica. Pertanto, Sindaco e Giunta sono disponibili a valutare l’aumento previsto dalle norme nazionali.
Tuttavia, si ritiene che ciò debba in ogni caso avvenire in un quadro di condivisione con le altre Città Metropolitane. Per tale ragione, in attesa di una verifica su tale tema con le altre città, l’Amministrazione comunale di Firenze ritiene di non procedere a recepire l’aumento integrale previsto dalle suddette norme e pertanto nel bilancio di previsione che andrà in approvazione in consiglio comunale nelle prossime settimane non è previsto tale intervento.
Vi è menzione del recepimento della nuova norma nazionale nei documenti strategici dell’Ente, inserimento che non determina l’aumento ma consente di avviarne l’iter, per la cui conclusione sono necessari successivi interventi ed atti successivi.
Tuttavia, nell’attesa di verificare un quadro condiviso il Sindaco e la Giunta preferiscono non procedere con l’avanzamento dell’iter e hanno per questo dato mandato agli uffici di dare conto nei documenti strategici che l’applicazione integrale della norma non avrà corso in assenza di condivisione con le altre Città Metropolitane.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa