Export toscano ai livelli pre Covid, ripresa a rilento per moda e pelletteria
Successo dell’export toscano e tanta voglia di farsi conoscere sui mercati esteri, anche quelli esterni all’Unione europea. La riprova, incrociata, arriva dal monitoraggio periodico sui distretti industriali di Intesa San Paolo e dagli esiti del bando sull’internazionalizzazione, uscito a novembre 2021, con aiuti alle imprese, soprattutto quelle più piccole e meno attrezzate, per farsi conoscere oltre confine.
"Non possono che farci piacere i numeri che emergono dal rapporto congiunturale di Intesa San Paolo, dove, con 15,4 miliardi di euro, i distretti toscani non solo hanno raggiunto il valore delle vendite all'estero dei primi nove mesi del 2019, quindi prima della pandemia, ma addirittura l’hanno superato dello 0,7 per cento, con un balzo del 32 per cento rispetto al 2020". Vanno bene l’agroalimentare e il settore vitivinicolo, che crescono dal 2019 rispettivamente del 17,20 e del 17 per cento. Va benissimo il florovivaismo di Pistoia, con un +39,3 per cento. Bene anche la filiera dei mezzi di trasporto (+38,6% rispetto al 2019), con un +35,9 della nautica di Viareggio e un +41,9 per cento della camperistica della Valdelsa. In crescita pure le esportazioni di macchine dell’industria cartaria di Lucca (+4,8%), macchine per l’industria tessile di Prato (+13,4%) e oreficeria di Arezzo (+17,3%). Registrano un ritardo nella ripresa, ancora, i distretti della moda, ma l’abbigliamento di Empoli (-1,2%) e il settore della pelletteria e della calzature di Firenze (-4%) si stanno avvicinando ai livelli del 2019. (Qui i dati nel dettaglio).
Quanto al bando sull’internazionalizzazione, Sviluppo Toscana ha chiuso l’istruttoria delle domande a fine gennaio. Ne sono arrivate tantissime: poco meno di cinquecento entro il 2 dicembre 2021, quando è scaduto il termine. Con le risorse fino ad oggi a disposizione sono state accolte le richieste di 223 imprese. Oltre il 10 per cento sono costituite da aziende del settore turistico.
"Sono 8 milioni e 813 mila euro di contributi dal 30 al 50 per cento con cui finanziamo investimenti che superano i 19 milioni e 200 mila euro e che aiuteranno tante aziende ad essere più visibili sui mercati esteri e dunque a rafforzare la nostra economia" commenta ancora l’assessore Leonardo Marras.
Quello toscano è da sempre un sistema vocato all’export e sostenere le aziende sui mercati esteri può dunque risultare volano di nuovo sviluppo. Per finanziare i progetti ammessi ma rimasti al momento privi di finanziamento servirebbero altri 17 milioni e 622 mila euro.
Il bando è stato finanziato con risorse del Por regionale. Hanno potuto partecipare con premialità anche le imprese giovanili e rientra nelle azioni di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Erano ammesse anche spese già sostenute, a partire da febbraio 2020. Tutti i progetti dovranno concludersi ed essere rendicontati entro il 31 dicembre 2022.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa