Se è vero che a partite come quelle con la Reyer Venezia campione d'Italia non puoi chiedere i due punti, è altrettanto vero che l'atteggiamento, l'intensità e la voglia di difendere quelle sì che puoi chiederle. Ed invece, dentro lo scontato finale a favore delle venete (61-82 dice il tabellone alla sirena), di questo si trova poco ed è forse la nota negativa che lascia il primo dei due recuperi che la Scotti gioca questa settimana (il prossimo domenica a Ragusa). Solo nei primi dieci minuti si ha infatti la sensazione che la squadra biancorossa metta in campo la stessa grinta vista sabato sera con Lucca, ma è troppo poco, niente contro una Reyer che a metà partita ha già segnato 52 punti e che lotta su ogni pallone come se fosse quello che decide il suo campionato. Carangelo, a meno di un minuto dalla sirena, si butta come un ossesso su una palla e protesta pure per il fischio arbitrale, un atteggiamento che, assieme alle doti tecniche che servono sempre, spiega molte cose. E' questo che l'Use Rosa ha il dovere di mettere in campo da ora in poi, perchè la strada per la salvezza è sì difficile, ma sicuramente non impossibile. In fondo appena pochi giorni fa, sabato sera appunto, tutto questo si è visto e, se Bocchetti è tornata a fare canestro, se la condizione fisica non può che migliorare dopo il covid, se sotto le plance Williams e Rembiszewska si fanno valere, se Baldelli è quella vista con Lucca, se Stoichkova continua a crescere perchè non crederci ancora? Dieci minuti iniziali sono sì pochi, ma fanno capire che la squadra ha ancora potenzialità da esprimere.
E con Venezia si vedono subito. Si parte infatti con due palle recuperate, con Williams e Bocchetti a segno e con Narviciute che mette la tripla del 18-11. Venezia si mette a fare Venezia e piazza un break di 0-6 e così al 10' siamo 22-23 con due liberi sulla sirena. All'inizio della seconda frazione è forse il momento nel quale si ha la sensazione netta che la Reyer pigi un po' sul gas per cambiare marcia ed il parziale di 0-7 ne è la testimonianza. Due triple di Bocchetti per il 28-30 sono l'ultimo sussulto della Scotti che poi cala d'intensità e va al riposo sul 38-52. Alla ripresa subito parziale di 0-7 con Ravelli che trova il primo canestro dal campo dopo quasi 5 minuti. Il meno 20 lo firma Bestagno (41-61) e, da quel momento in poi, vale solo la pena ricordare i passaggi sul tabellone. Dopo il 49-70 al 30', il finale di 61-82.
Per salvarsi servirà una Scotti diversa da ora in poi, una squadra che ha dimostrato non più tardi di sabato sera di avere le doti giuste almeno per provarci anche perchè di fronte mica troverà sempre Venezia. La corsa verso la salvezza passa da qui, solo da qui. Di tempo ne è rimasto poco.
61-82
USE ROSA SCOTTI
Jene 5, Baldelli 6, Williams 6, Rembiszewska 4, Bocchetti 17, Ruffini 2, Stoichkova 12, Aramini, Ravelli 3, Manetti, Narviciute 6, Antonini. All. Cioni (ass. Cesaro/Ferradini)
UMANA REYER VENEZIA
Bestagno 10, Carangelo 11, Thornton 10, Penna 8, Ndour 21, Petronyte 4, Madera 3, Smorto 7, Attura 8, Bianchi. All. Mazzon (ass. Pernias/Dall'Ora)
Arbitri: Ferrara di Ferrara, Miniati di Firenze e Pellegrini di Cesenatico
Parziali: 22-23, 38-52 (16-29), 49-70 (11-18), 61-82 (12-12)
Fonte: Use Basket - Ufficio stampa
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