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Omicidio Ciatti, per i legali il ceceno "punta all'immunità". Lui replica: "Non mi fido della giustizia italiana"

Niccolò Ciatti

Punta all'immunità Rassoul Bissoultanov, ceceno accusato dell'omicidio di Niccolò Ciatti, secondo le parole dell'avvocato della famiglia dello scandiccese ucciso Agnese Usai.

Il ceceno è rientrato in Spagna e ha chiesto di essere processato a Girona: il processo in Spagna ha una pena prevista più bassa, e partirà il 30 maggio, mentre in Italia rischia l'ergastolo. La competenza territoriale sarà decisa dalla Corte di assise di Roma, su richiesta dei legali dell'imputato.

"La norma generale - spiega Usai - dice che quando c'è un conflitto di giurisdizione e i due paesi non si mettono d'accordo vince chi finisce prima". In Spagna il processo sarebbe sicuramente breve. I legali della famiglia Ciatti pensano anche che potrebbe sottrarsi anche al processo in Spagna qualora venisse decisa la compatibilità in quell'area, dove l'imputato viene processato anche in assenza.

Bissoultanov ha invece replicato alla stampa spagnola, dove si è trasferito chiedendo che il processo venga fatto proprio nella penisola iberica: "Non sono un assassino, non mi fido della giustizia italiana, mi hanno trattato male lì e mi hanno fatto firmare documenti senza un avvocato o un interprete".

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