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Pnrr e enti locali, Cordone (Anci): "Più supporto per i comuni"

Marco Cordone (consigliere nazionale Anci) interviene sui temi del Pnrr ed Enti locali con le seguenti considerazioni:
"Da alcuni anni andiamo dicendo che per lavorare sui bandi europei che esistono da prima dell'avvento dei bandi legati al Pnrr(Piano nazionale di ripresa e resilienza), occorre che nei nostri Comuni ci sia personale adeguatamente preparato ad intercettare e lavorare su quella tipologia di bandi, pertanto servirebbe una migliore formazione del personale degli Enti locali. Parlando con qualche Amministratore dell'Empolese Valdelsa ma anche a livello provinciale e regionale, in merito alle progettazioni nell'ambito del Pnrr, si percepisce chiaramente che c'è la necessità di avere nelle piante organiche degli Enti, personale preparato per quella tipologia di progettazioni.
A proposito, evidenziamo il fatto che sia positivo che Anci Toscana abbia istituito una task force per il supporto alle progettazioni collegate ai fondi del Pnrr. Tutto ciò, però, si scontra col fatto che per circa 10 anni vi è stato il blocco delle assunzioni, gli uffici dei nostri Comuni, si sono svuotati e negli organigrammi degli Enti mancano i profili professionali necessari per le progettazioni e successivamente per la messa a bando delle opere.
Ora dobbiamo fare presto ed il reclutamento di funzionari esperti di fondi europei deve velocizzarsi perché ci sembra stia andando troppo lentamente anche se il Governo ha assicurato l'adozione entro il prossimo mese di giugno delle prime norme della riforma del pubblico impiego.
L'appello che lancio è che i nostri Comuni siano supportati di più, perché un'occasione come questa, legata ai fondi europei del Pnrr chissà poi quando ricapiterà.
Vivendo personalmente la realtà di Comuni piccoli e medio grandi, si nota che i nostri Enti locali per i motivi sovraesposti, sono un po' in affanno nonostante il grande impegno che ci mettono, considerato che c'è carenza di personale e soprattutto di personale specializzato in fondi europei. Costruttivamente riteniamo che probabilmente bisognerebbe incidere di più a livello di Città Metropolitana di Firenze e al livello di Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa".

Fonte: Città Metropolitana di Firenze - Ufficio stampa

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