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Caro bollette colpisce l'Arci: "La sopravvivenza di nessuna struttura è garantita"

Il temuto rincaro di luce e gas annunciato mesi fa, si è concretizzato con l’arrivo delle prime bollette di inizio anno, bollette dall’importo quasi triplicato rispetto allo storico del periodo di riferimento. E’ una situazione che interessa ogni attività e che mette in ginocchio tutti: famiglie, aziende, associazioni ed enti pubblici.

La stiamo vedendo anche noi nei Circoli attraverso il colloquio con i nostri dirigenti realmente preoccupati per la sopravvivenza delle strutture oltre che per le difficoltà delle famiglie, quelle che non vanno sui giornali, che sono tantissime e pesanti, soprattutto se collegate alla crisi già in atto che la pandemia ha aggravato ulteriormente. Le possiamo captare nei nostri circoli Arci che sono sì luoghi in cui si prende il caffè, si passa il tempo libero, si fanno attività culturali e di svago, ma sono soprattutto i primi presidi in cui si si recepiscono bisogni, istanze, necessità del territorio.

Da questi nostri punti di osservazione è purtroppo facile evincere quanto questi rincari impattino in maniera drammatica sulla vita delle persone e sulle loro scelte, quanto il benessere non solo materiale, quel “ben vivere” che include il clima culturale, sociale, valoriale, partecipativo che ha da sempre contraddistinto il nostro territorio, verrà a mancare in tempi rapidi. Pensiamo alle tante iniziative culturali e sociali che saranno tagliate nello sforzo di fare quadrare i conti, sia quelle organizzate dalle amministrazioni, sia quelle più piccole delle associazioni come la nostra, già indebolite dalle chiusure e restrizioni dovute alla pandemia.

Ci spaventa il crollo dell’economia, ci spaventano i drammi e la solitudine delle persone, di quelle più deboli che pagano sempre maggiormente, ci spaventa l’indebolimento dello stato sociale e le ripercussioni sui settori più importanti del nostro paese, come la sanità, vittima negli ultimi 30 anni di tagli alla spesa pubblica e al welfare.

È chiaro infatti che l’arrivo di altre bollette come l’ultima arrivata, non permetterà lunga vita al sistema socio economico del nostro territorio così come noi lo abbiamo conosciuto: la sopravvivenza di nessuna struttura è garantita, neppure dei nostri Circoli che vivono la medesima drammatica situazione.

Fortemente preoccupati da questa situazione generale che coinvolge ogni tipo di realtà, chiediamo che le amministrazioni e le forze politiche dei nostri territori portino con fermezza e decisione il tema del caro bollette a Roma al Governo e che si cerchino velocemente soluzioni e ammortizzatori affinché non siano solo le famiglie a pagare a fronte di enormi ricavi delle multinazionali dell’energia.

Fonte: Arci Comitato Territoriale Empolese Valdelsa APS

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