Non legge nomi dei deportati, la replica: "Non sapevo di cosa si stesse parlando"
La consigliera comunale di Massarosa Michela Dell'Innocenti, accusata in Consiglio comunale di non aver partecipato al momento di lettura dei caduti di Auschwitz durante il Consiglio tenutosi nel Giorno della Memoria, replica su Facebook a quanto accusato da altre forze politiche e istituzioni.
"Mi si può accusare di tante cose, ma sicuramente non sono antisemita. Avevo avvisato il presidente del consiglio comunale alla riunione dei capogruppo che a causa di problemi personali sarei arrivata in ritardo al consiglio comunale. E di questo mi scuso, ma l’iniziativa non era stata in alcun modo programmata e concordata.
Ho passato la parola solo perché ero appena arrivata e non avevo idea di cosa si stesse parlando: stanno montando una polemica che non esiste.
Io non ho certamente alcun problema a condannare l’orrore delle leggi razziali e a celebrare la Giornata della Memoria. La sinistra invece continua a strumentalizzare questi eventi e a non voler avere un ricordo sereno e condiviso dei drammi del novecento. Veramente una vergogna".
Pronta la replica da Sinistra Comune, tra i primi ad aver raccontato la vicenda: "Dopo aver letto la risposta della Consigliera Dell'Innocenti non possiamo che chiederne le dimissioni. Nessuno ha scritto o detto che è antisemita.
La rappresentante eletta nella lista di FDI non può più mettere piede in Consiglio Comunale perché rifiutarsi di leggere il nome di un deportato è un'offesa alla Repubblica Italiana e alla Storia, significa rinnegare il passato.
Nel suo post dice che condanna le leggi razziali, ma dire "io passo" è l'atto con cui afferma che non le interessa commemorare vittime innocenti e, implicitamente, che non ci dovremmo vergognare della promulgazione delle leggi razziali. Proprio quelle leggi che hanno consentito i rastrellamenti per cui milioni di persone sono morte. Altrimenti perché non leggerlo?
Questo è il significato del suo atto, del suo "io passo".
Nel post continua la gravità del ragionamento sostenendo che siamo noi a non "voler avere un ricordo sereno e condiviso dei drammi del novecento."
Come si fa ad avere un ricordo sereno di due guerre mondiali, delle leggi razziali, degli stermini che gli italiani hanno perpetrato in Africa e dei forni crematori? Semplice. Non si può.
Per questo invitiamo la Consigliera a dimettersi, magari avrà tempo per conoscere meglio la Storia del Novecento".