Liberazione di tre rapaci nel parco di Villa Corridi a Livorno
Sono tre, una poiana, un gheppio e uno sparviere, i rapaci che domenica 6 febbraio, alle ore 11.30, nel parco di Villa Corridi (via di Collinaia) riacquisteranno la libertà dopo alcuni mesi trascorsi al Cruma, Centro di recupero per uccelli marini e acquatici, gestito dalla Lipu.
Saranno presenti all’evento, al quale è invitata la cittadinanza, la vicesindaca Libera Camici con delega alla Tutela Animale, la Garante degli animali Elisa Amato, e i responsabili e volontari LIPU.
“Assistere alla liberazione di un animale – afferma la vicesindaca Libera Camici – è un'esperienza che dà forti emozioni. Pensare, poi, che la riconquista della libertà da parte di questi volatili, e di tutti gli altri che in futuro dovessero avere necessità di cure, sia possibile anche grazie a questa Amministrazione che ha sottoscritto una convenzione con la Lipu è ulteriore motivo di soddisfazione”.
“Il momento della liberazione, dei rapaci in particolare, magari dopo lunghi periodi di cure in spazi che certamente limitano la libertà dei loro magnifici voli, è – dichiara Nicola Maggi, responsabile del Cruma - il momento più appagante per il personale veterinario e per tutti i volontari del Cruma che se ne sono presi cura. È per me un immenso piacere condividere l’evento con la cittadinanza e con i più alti rappresentanti del Comune di Livorno”.
Il Cruma risulta essere uno dei più importanti Centri recupero fauna selvatica d’Italia, sia per numero di ricoveri e collaborazioni con Università ed Enti di ricerca sia per le dotazioni tecniche e di comparto veterinario.
Al Centro gli uccelli ricoverati possono ricevere le cure necessarie attraverso le migliori tecniche possibili, affinché possano tornare alla vita selvatica nel minor tempo possibile.
Nei mesi scorsi il Comune di Livorno ha sottoscritto una convenzione con la Lipu per potersi avvalere, per due anni, del Cruma.
La manifestazione sarà gestita nel pieno rispetto delle norme vigenti a contrasto dell'emergenza sanitaria da Covid 19.
Fonte: Comune di Livorno - Ufficio Stampa