Giorno della Memoria, consigliera FdI non vuole leggere i nomi dei deportati
C'è polemica a Massarosa per quanto attribuito a Michela Dell'Innocenti, consigliera di Fratelli d'Italia. Durante il Consiglio comunale del 31 Gennaio è stato proiettato in sala del consiglio un video preparato dalla sezione ANPI di Massarosa che trattava in generale delle leggi razziali fasciste e ripercorreva più in particolare la triste vicenda del campo di concentramento provinciale di Bagni di Lucca. Secondo quanto riportato dai presenti, ogni consigliere e assessore doveva alzarsi e leggere il nome di un deportato con data e luogo di nascita e data di morte.
Stando ai gruppi consiliari di Massarosa Sinistra Comune, Orgoglio Massarosa e Partito Democratico "quando è arrivato il turno della consigliera Dell'Innocenti la stessa alzando lo sguardo dal cellulare ha fatto sapere 'io passo'."
Continuano i gruppi consiliari: "Questo atteggiamento ci induce a pensare, come minimo, che la consigliera Dell'Innocenti scarseggi di cultura democratica e istituzionale. Mai avremmo pensato di trovarci di fronte ad un affronto di tale portata alle vittime dell'olocausto proprio nella massima assise comunale, consapevoli che le colpe di quegli anni terribili sono da imputare in grande parte all'indifferenza di molti".
La consigliera Dell'Innocenti ha spiegato la questione (QUI), ma sono giunti molti commenti dalla politica.
Lista Civica Per Massarosa: “Esterrefatti da atteggiamento consigliera Fdi nel giorno delle memoria. Che il partito provveda all’esclusione”.
“Siamo esterrefatti. Noi stessi non abbiamo parole per definire quello a cui abbiamo assistito. Spero che tutti i partiti prendano le distanze da questo fatto increscioso, che ha infangato la memoria dei nostri concittadini oltre che la nostra storia repubblicana”.
Così in una nota i consiglieri della lista civica Per Massarosa, Pietro Bertolaccini e Marzia Lucchesi riguardo quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale a Massarosa quando, nel punto dell’odg per il Giorno della Memoria, la consigliera Fdi Michela Dell’Innocenti si è rifiutata di leggere uno dei nomi dei deportati a Auschwitz.
“Non si tratta di appartenenza politica - aggiungono - perché quanto è successo significa ignorare, o meglio disprezzare, la storia e i valori sui quali si fonda la nostra democrazia. Dalla consigliera non ci aspettiamo né scuse né spiegazioni. Quello che ci auguriamo è l’immediata espulsione di Fratelli d’Italia della consigliera Dell’Innocenti”.
A leggere il nome che l’esponente di Fdi si è rifiutato di leggere è stato il consigliere Bertolaccini.
“Una vergogna assoluta - aggiunge Pietro Bertolaccini - tutto ha un limite: io mi rifiuto di sedere negli stessi banchi dove siede un simile personaggio. Non è degna di sedere sui banchi di un consiglio comunale”.
Mazzeo: "Rifiutarsi di leggere nomi deportati significa non riconoscere l’orrore"
“Rifiutarsi di leggere i nomi dei deportati significa non riconoscere l’orrore. Nessuno ha il diritto di negare o sottovalutare il peggior crimine della storia dell’umanità. Men che meno un rappresentante delle istituzioni”. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, esprime “forte indignazione” per l’atteggiamento della consigliera di Fratelli d’Italia a Massarosa, Michela Dell’Innocenti, che in Consiglio comunale si è rifiutata di leggere i nomi dei deportati della lucchesia a Auschwitz.
Nel corso della cerimonia per il Giorno della Memoria in Consiglio comunale a Massarosa, ogni consigliere era stato chiamato ad alzarsi e leggere il nome di un deportato, la data di nascita, il luogo e la data di morte. Tutti partecipano tranne la consigliera di Fratelli d’Italia che, dichiarano i consiglieri di maggioranza, “alza gli occhi dal cellulare affermando di passare oltre”.
“L’atteggiamento della consigliera, la nonchalance con cui ha dichiarato di procedere oltre a dimostrazione che la lettura non le interessava minimamente o, peggio, quasi la infastidiva, è semplicemente inaccettabile, vergognoso e molto pericoloso”, continua Mazzeo. “È un atto che condanno senza se e senza ma, perché di fronte a certi fatti e gesti simbolici non ci si può prestare ad atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle vittime. Il Giorno della Memoria deve essere rispettatO ed essere al centro delle attenzioni delle istituzioni. E per questo stigmatizzo qualsiasi tipo di gesto, espressione e atto che tenti di cancellare o sminuire la più grande tragedia dell'umanità”.
“Abbiamo appena assistito a due aggressioni antisemite”, dichiara ancora il presidente, riferendosi ai fatti dei giorni scorsi di Campiglia Marittima e Firenze. “La Memoria non va mai banalizzata e svilita. Mai negata e resa sterile. Lo dobbiamo a ciascuna vittima. Sta a noi tutti, cittadine e cittadini, figure istituzionali in primis, difendere la democrazia, ricordare ciò che è stato per evitare e riconoscere e combattere ogni distorsione della Shoah”.
Ballini (Azione): "Preoccupante il negazionismo dentro le istituzioni"
"Profondamente rattristato dal fatto grave accaduto in consiglio comunale a Massarosa da parte del consigliere Michela dell’Innocenti di Fratelli d’Italia durante la commemorazione delle vittime dell’Olocausto che dal campo di prigionia di Bagni di Lucca sono state deportate ad Auschwitz”. Così Giordano Ballini segretario Provinciale di Azione.
La consigliera di Fratelli d’Italia si è rifiutata di leggere – a differenza di tutti i suoi colleghi come stabilito nell’organizzazione della cerimonia – il nome dei deportati.
“Il fatto che l'antisemitismo e la negazione della storia siano ancora presenti anche in coloro che fanno parte delle istituzioni è veramente preoccupante – continua Ballini – certe prese di posizione consolidano ancor più la nostra convinzione che non potremmo mai dialogare con coloro che la pensano a questo modo”.
Alcuni li definiscono erroneamente nostalgici – prosegue il segretario di Azione –, ma la nostalgia è un sentimento che si prova per i fatti belli e nobili del passato di ognuno di noi. Non si può avere nostalgia di una tragedia che ha colpito l’umanità e alcuni dei nostri cari.
L'apporto culturale e di stile dovrebbe far risaltare la tragedia umana che sta dietro quelle storie, e implicitamente, la pochezza negli stessi termini di chi nega senza pudore – Così Maurizio Zerini di Azione Viareggio.
Esprimendo la solidarietà da parte degli iscritti di Azione al consiglio comunale di Massarosa, Chiedo a Fratelli d’Italia – conclude Ballini – di prendere le distanze da questo fatto e dalla persona che lo ha compiuto.
Pescini (PD): "Fatto grave"
“Quanto accaduto in consiglio comunale a Massarosa é grave. Non si può minimizzare o accettare blande giustificazioni se una consigliera non legge i nomi di vittime, innocenti, del suo territorio. Né può essere la noncuranza una giustificazione, ma anzi un’aggravante. Perché le parole e i gesti sono importanti, tanto più quando, ancora oggi, si susseguono episodi di antisemitismo pure ai danni di bambini come visto recentemente a Venturina e Firenze”.
Così Massimiliano Pescini, Vicesegretario del Pd toscano, sulla vicenda della consigliera comunale di Fdi a Massarosa che si é rifiutata di leggere i nomi dei deportati rastrellati nella provincia di Lucca.
PCI Massarosa: "Ci vengono i brividi"
Ci vengono i brividi a leggere dell’atteggiamento della consigliera di Massarosa di FdI Michela Dell’Innocenti che si è rifiutata, in ambito istituzionale, di partecipare attivamente alla celebrazione della Giornata della Memoria. E’ un atteggiamento che ci spaventa in sé anche se avviene da parte di un privato cittadino, figuriamoci se a praticarlo è un autorevole rappresentante delle istituzioni repubblicane nate proprio dalla Resistenza al nazismo e al fascismo, attualmente in qualità di consigliere ma, fino a poco tempo fa, addirittura come assessore.
Ora ci appare ancora più evidente come mai l’Amministrazione guidata da Coluccini, di cui lei faceva parte, ha sempre osteggiato e deformato le celebrazioni ufficiali ridicolizzandole e distorcendole con un revisionismo storico agghiacciante; come mai durante alcune cerimonie istituzionali ci fu l’invito aberrante, provocatorio e antidemocratico a relatori che stanno dalla parte degli aguzzini che, anche nella nostra comunità, hanno seminato terrore e morte.
Vogliamo sperare che l’interessata fornisca le spiegazioni e le scuse istituzionali dovute ed i vertici del partito che rappresenta prendano le dovute distanze.