Confesercenti Scandicci e CCN chiedono incontro con il Comune: "Inizio 2022 commercio in ginocchio"
Nei giorni scorsi si è tenuta la presidenza Confesercenti di Scandicci da cui è scaturito un documento per segnalare le difficoltà delle imprese a seguito della pandemia e del continuo affermarsi del commercio elettronico.
Le vie delle città sono nuovamente vuote, le bollette del settore energetico volate alle stelle, i consumi in forte calo, turisti assenti, i saldi non sono serviti a far risalire le vendite: questo è il quadro del commercio alla fine di gennaio. Dopo una breve pausa del periodo natalizio, che sembrava portare ad una inversione di tendenza della pandemia, l’inizio di questo 2022 sta mettendo in ginocchio interi settori del commercio: dall’abbigliamento alle calzature, dalla ristorazione ai pubblici esercizi e al settore commercio su area pubblica. La normativa in vigore che dovrebbe regolamentare le differenze comportamentali rispetto all’infezione da Covid esasperano tutti, esercenti e clienti, le quarantene e i positivi sani anche con la terza dose vaccinale costringono molte attività alla chiusura.
Scandicci in questo quadro non fa eccezione, le imprese reduci di due anni di sofferenze vedono chiudere imprese vicine, a vantaggio esclusivo del commercio elettronico che continua a crescere vertiginosamente. È notizia recente l’ascesa economica di Jeff Bezos presidente di Amazon che guadagna 15 mila dollari al secondo, un vero schiaffo a tutti gli imprenditori che tirano su il bandone la mattina o all'ambulante che al freddo aspetta con la mascherina sopra al naso il cliente che tarda ad arrivare.
Molti imprenditori ci segnalano che in alcune zone della Città, anche a causa di una insufficiente illuminazione, si assistono fenomeni al limite della tollerabilità che generano insicurezza quanto meno alle attività presenti. Scandicci ha dimostrato un’importante tenuta “sociale” ma, a nostro avviso, non vanno assolutamente sottovalutati elementi di disagio che, se non affrontati adeguatamente, possano sfociare in fenomeni di micro criminalità che la Città non si merita.
Senza voler creare allarmismi, e consapevoli delle difficoltà oggettive delle forze dell’ordine, riteniamo fondamentale un’intensificazione dei controlli e siamo disponibili a collaborare con le Istituzioni e le Autorità competenti.
Le imprese di vicinato hanno sempre accolto favorevolmente l’invito rivolto dalle Istituzioni Regionali ad unirsi e ad aggregarsi come quello rivolto ai Comuni di adoperarsi per trovare sinergie con i Centri Commerciali Naturali e le Associazioni di categoria per ridurre il degrado dei centri storici e dei quartieri, destino certo per luoghi abbandonati e senza cura alcuna, né sociale né urbana.
I negozi sono parte integrante di una città, per il loro ruolo di servizio, ma anche di salvaguardia e valorizzazione dei luoghi dove operano e lavorano, non dimentichiamo lo slogan Confesercenti: se vive il commercio vive la città.
Crediamo sia davvero giunto il momento di smetterla di considerare le imprese "mucche da mungere" (un termine forte per dare l’idea reale della situazione) e per questo ci rivolgiamo anche alla Pubblica Amministrazione affinché riconosca concretamente con azioni dirette ed indirette la funzione delle imprese di vicinato e delle aggregazioni. A nostro avviso le imprese dovrebbero essere protette, aiutate e sgravate dai numerosi balzelli che in modo continuativo, purtroppo, vengono imposti.
Il centro di Scandicci ha il suo Centro Commerciale Naturale fin dal 2004 che si adopera insieme a Confesercenti nel programmare eventi ed attività che possano valorizzare e supportare le imprese del centro cittadino e rendere la città più vivibile.
Il Presidente Confesercenti Spinelli e il Presidente del Centro Commerciale Naturale Città Futura Farsetti chiedono un incontro urgente con il Sindaco Fallani e con l'Assessore Franceschi per capire gli impegni che l’Amministrazione Comunale vuole assumersi verso le imprese e ridefinire il ruolo del CCN che, da parte sua, auspica un rinnovato riconoscimento, vista la sua funzione a servizio della città, oltre che delle imprese.
Pensiamo sia necessario creare un tavolo di confronto per condividere le scelte che non compromettano la rete commerciale cittadina, specie con i lavori di via De Amicis e via Aleardi che dureranno più di un anno stravolgendo la viabilità verso Piazza Matteotti.
Da considerare i futuri cambiamenti con la ristrutturazione di piazza Togliatti o la viabilità di via Mangani o di via Dante e via Paoli, o creare nuove strutture in piazzale Resistenza. Parlare e realizzare un arredo urbano adeguato ad una migliore vivibilità degli Scandiccesi, approfondire le questioni legate alla mobilità ed i parcheggi.
Ci rivolgiamo ovviamente alla Politica e agli Amministratori locali perché vorremmo mantenere una Scandicci viva e sempre più dinamica. Le scelte future e la loro concretizzazione saranno decisive.
Fonte: Confesercenti Firenze - Ufficio stampa