Greta Beccaglia, l'inviata divenuta 'paladina' delle donne che lottano per lavorare senza discriminazioni e senza molestie, è diventata Ambasciatrice del Tartufo di San Miniato grazie alla Fondazione San Miniato Promozione. L'evento si è tenuto in Sala del Consiglio comunale a San Miniato alla presenza del presidente della Fondazione Marzio Gabbanini, del sindaco Simone Giglioli, dell'assessore regionale Alessandra Nardini, del vescovo Andrea Migliavacca e del presidente della Fondazione CRSM Antonio Salini Guicciardini.
Beccaglia è salita all'onore delle cronache per un episodio di inciviltà e di maschilismo fuori dallo stadio Castellani di Empoli al termine di Empoli-Fiorentina. Una volta fuori dallo stadio è stata molestata e palpeggiata più volte da tifosi viola, in seguito individuati e denunciati.
Il riconoscimento di oggi vale sì per Beccaglia ma anche per tutte le donne finite nel vortice delle molestie. L'inviata, emozionata per il premio, ha incoraggiato ancora una volta tutte le donne a denunciare atti di molestie, sottolineando ancora una volta che nel suo caso sarà la giustizia a stabilire cosa è realmente accaduto.
Il coraggio e la tenacia sono gli elementi emersi nella vicenda Beccaglia, unica donna durante la trasmissione e purtroppo considerata solo come oggetto per un colpo sul fondoschiena. Ribadita da Beccaglia ancora una volta la sua fortuna nella sfortuna, quella di essere stata ripresa nel momento della molestia da parte del tifoso.
Il filo conduttore che ha diretto la 50esima edizione della Mostra del Tartufo prosegue anche a distanza di due mesi dalla sua fine, ovvero il tema delle donne, su cui la manifestazione 2021 si è concentrata elevando ad ambasciatrici personaggi femminili di rilievo. Il premio purtroppo è stato consegnato solo oggi a causa della pandemia, nonostante il triste evento che ha riguardato Beccaglia è avvenuto il 27 novembre, penultimo giorno della Mostra.
Elia Billero e Margherita Cecchin
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro