Noleggio con conducente, Cna: "Per la Regione sono figli di un Dio minore"
“Tre linee di sostegno per favorire la ripresa dell’attività economica delle micro, piccole e medie imprese danneggiate dalle ripercussioni della pandemia: per matrimoni-eventi, turismo-commercio-ristorazione e allestimento fiere, ma nessuna previsione per gli NCC, il servizio di noleggio con conducente, che la Regione Toscana, qualche mese fa, aveva promesso di considerare alla stregua del comparto turismo. Cosi non è stato e così non va bene”.
Così Marco Carraresi, presidente degli Ncc di CNA Firenze, sui bandi di contributi a fondo perduto attivati dalla Regione Toscana a sostegno di alcuni comparti imprenditoriali.
Un settore in forte crisi, legato a filo doppio a quello turistico e degli eventi (entrambi sostenuti con due appositi bandi), che nel 2021 ha registrato una diminuzione di fatturato dell80% rispetto ai periodi pre pandemia.
Un comparto che, per il suo carattere pubblico, deve assicurare la presenza al lavoro anche se questo praticamente non esiste e che, senza interventi reali e fruibili, sta rapidamente decadendo con il pericolo concreto di vedere scomparire molte aziende che stanno attualmente lavorando senza riuscire neanche parzialmente a coprire i costi fissi di esercizio.
“Siamo ancora a terra, neppure Pitti è riuscito a fornirci una boccata di ossigeno. In aggiunta, tutta una serie di rincari da cui siamo investiti: manutenzione, pezzi di ricambio che, tra l’altro, si trovano sempre con maggiore difficoltà e carburante, aumentato del 30%” prosegue Carraresi.
“Chiediamo alla Regione Toscana di attivare immediatamente una linea di sostegno anche per il nostro comparto e di dar concretezza anche ad altre promesse fatteci solo qualche mese fa. Un esempio? Quella di utilizzare i mezzi Ncc a supporto e potenziamento dei mezzi pubblici per scopi sanitari, scolastici e sociali” conclude Carraresi.
Il comparto si sente abbandonato, figlio di un Dio minore. Nonostante rassicurazioni e promesse è non solo escluso dai bandi, ma insieme ai taxi, ignorato in richieste avanzate congiuntamente solo poco tempo fa a rappresentanti territoriali del Governo, Comuni e Regione Toscana che avrebbero dovuto convocare tavoli per la soluzione di tante criticità: dal fenomeno abusivismo, sempre più dilagante, all’ingresso sul mercato locale del trasporto persone di colossi multinazionali che non costituiscono assolutamente un’opportunità per il territorio, né per le imprese e la clientela.
Fonte: Ufficio stampa