Terza torre a Novoli, 60 milioni per costruzione e ristrutturazione delle altre due
Il progetto della terza torre della Regione a Novoli e l’attività contrattuale per l’acquisizione di beni e servizi della Giunta regionale sono state al centro della seduta della commissione Controllo, presieduta da Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), che si è tenuta questa mattina.
Per l’analisi della relazione sull’attività contrattuale (consuntivo 2020 e programmazione biennio 2022/23) è stata sentita la responsabile del settore Contratti della Giunta Regionale, Ivana Malvaso. “La commissione si riserva ulteriori approfondimenti, riprendendo un percorso già avviato, che la vede protagonista”, dice il presidente Capecchi.
È stato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, affiancato dal direttore della direzione regionale delle opere pubbliche, Michele Mazzoni, a illustrare il progetto della terza torre a Novoli. Il progetto di ampliamento riprende un’idea delle passate amministrazioni regionali e riguarda lo spazio già occupato dal cantiere per la realizzazione di un nido aziendale, che sarà inglobato nella nuova costruzione. La nuova torre costerà 40milioni di euro, mentre altri 20milioni si prevedono per un significativo intervento sulle due torri esistenti che assicureranno efficientamento energetico e adeguamento ai nuovi criteri antisismici. La Regione intende procedere con un appalto di progettazione, articolato in due fasi. La fase di predisposizione del bando è già avviata, l’uscita è programmata in primavera.
“Il ragionamento che ci ha mosso è tecnico e politico – ha spiegato il presidente Giani – La Regione è ente giovane a differenza dei Comuni, ha poco più di cinquant’anni e una relativa povertà di beni immobili. Il depotenziamento delle Province ha portato a includere nuovo personale: siamo già intorno ai 3mila 500 dipendenti, con il mondo delle nostre agenzie arriviamo a circa 4mila 200. Facile prevedere una prospettiva che ci porterà a 5mila dipendenti in tempi non molto lunghi. Al momento occupiamo anche immobili in affitto, solo la sede dell’assessorato alla Sanità in via Alderotti, ci costa 800mila euro l’anno”. L’ammontare complessivo delle sette-otto sedi in affitto, ha spiegato Mazzoni, supera il milione di euro l’anno e per un’analisi compiuta sarà necessario valutare anche il costo delle utenze e delle manutenzioni. “Vorremmo portare tra i mille e 500 e i mille e 800 dipendenti nelle torri di Novoli, attualmente ve ne sono collocati circa 900. Al di là dei costi, avremo grandi risparmi”, ha aggiunto Giani.
Il presidente ritiene verosimile “un aiuto da fondi europei e da parte dello Stato. Al momento, non sono previste per questa finalità risorse dal Recovery Fund, ma sono convinto che in una seconda fase possano arrivare”. Dovrà essere, ha concluso Giani “un’opera anche bella, oltre ad assicurare concretezza e funzionalità, senza prevedere costi troppo elevati. Sono convintissimo della necessità e capacità, che è propria della Regione, di programmare il futuro”. Nella terza torre sarà realizzato anche un Auditorium da 400 posti, una sala di telecontrollo di tutti i dati della Regione, che sarà possibile consultare in tempo reale, e altre funzionalità, tra le quali anche uffici del Consiglio regionale. Giani ha proposto alla commissione di effettuare un sopralluogo nelle prossime settimane, proposta subito accolta con favore dal presidente Capecchi. “L’attenzione della commissione su questo tema si accentuerà nelle prossime settimane – ha dichiarato Capecchi –. Sarà utile una ‘road map’ delle varie questioni poste, aspettiamo documenti e approfondimenti per prendere in esame, senza sovrapporci ovviamente al lavoro della commissione Affari istituzionali, i profili di razionalizzazione della spesa e gestione del patrimonio. Abbiamo fatto richiesta di tutta la documentazione relativa al progetto della cosiddetta terza torre e ai costi. Dovremo capire come questa operazione andrà a incidere sulla dislocazione degli uffici, per la quale vorremmo avere la possibilità di dare qualche suggerimento, e quindi sulla funzionalità rispetto agli obiettivi”.
Di progetto “concreto e condivisibile, uno di quei progetti che si riveleranno positivi per la macchina stessa dell’amministrazione regionale”, ha parlato Maurizio Sguanci (Italia viva). Secondo la consigliera Elisa Tozzi (che nei giorni scorsi ha presentato richiesta di passare al Gruppo misto), “l’impressione è un po’ quella di essere davanti a qualcosa di molto bello, ma dobbiamo porci domande sul costo, la tempistica e chiederci se basterà la terza torre. Riqualificare i vecchi edifici è importante, ritengo utile una valutazione e ponderazione riguardo alla riduzione dei costi per l’uscita dagli immobili in affitto”. La consigliera ha chiesto inoltre approfondimenti sull’accordo nazionale che prevede la destinazione di spazi della Regione per le strutture regionali della Dia, la direzione investigativa antimafia, che dovrebbe andare nella vecchia struttura del Meyer, in via Luca Giordano.
“L’obiettivo illustrato dal presidente è suggestivo, ma anche ragionevole – ha osservato il vicepresidente della commissione, Andrea Pieroni (Pd) –, risponde alle esigenze di efficientamento e razionalizzazione. Si tratta ora di definire bene tempi, costi e logistica, con accessi ed eventuali parcheggi”.
La consigliera Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) ha espresso “tranquillità per la presenza dell’ingegner Mazzoni: ho potuto apprezzare la qualità del suo lavoro già al Comune di Firenze”, ha ricordato che “c’è già un grandissimo parcheggio sotto il palazzo di giustizia, magari si potrebbe pensare a convenzione per ridurre il prezzo”, e ha aggiunto: “Magari, si potrebbe anche valutare di spostare nella nuova torre anche il Consiglio regionale, visto che negli attuali locali ci sono problemi con gli impianti di riscaldamento, che non funzionano da un mese”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa