Aumento bollette e materie prime, Confesercenti Empoli: "In un caffè troppi costi"
Non solo le famiglie si trovano ad attendere le prime bollette dell'anno aspettandosi un rincaro. Ma anche le attività e, per quest'ultime, gli aumenti non si fermano a luce e gas. Le impennate dei prezzi riguardano anche il resto delle materie prime con le quali un ristorante, un bar o una pasticceria, offrono i propri prodotti ai clienti al di là del bancone e seduti in sala.
Mentre dilaga ancora una volta il clima di incertezza a causa della pandemia, che ha decimato clienti ma in molti casi anche il personale, a preoccupare i locali è anche il costo dei prodotti utilizzati per lavorare. La situazione investe anche la città di Empoli.
Al momento, come spiegato da Gianluca D'Alessio responsabile Confesercenti di Area Empolese Valdelsa, non sono registrati aumenti in bolletta "ma è ipotizzabile che ci siano, è da mettere in conto. Quelli più evidenti sono quelli delle utenze per l'energia elettrica di ristorazione e bar". Ma c'è anche un altro aspetto che preoccupa, "l'aumento di tutte le materie prime come farina, caffè, latte - spiega D'Alessio - dall'80 al 90% in più. Sono costi che in qualche maniera le attività hanno assorbito al momento. Ma se si supera il punto critico, se non li metti nel computo del servizio erogato, l'attività non sta più in piedi". Gli aumenti potrebbero ricadere di più in determinate attività, spiega ancora il responsabile Confesercenti di Area: "La situazione è più complicata per attività come bar che hanno servizi più alti e costo medio per prestazione basso, rispetto ad un'attività certamente in difficoltà ma a remunerazione più alta che forse assorbe di più. Dentro ad un caffè da un euro ci devono rientrare troppi costi". Una ipotizzata decisione, quella di far fronte agli aumenti con conseguenti aumenti del listino prezzi, che "certamente non fa piacere all'imprenditore - afferma D'Alessio - l'immagine è poi quella del barista o del ristoratore che vuole guadagnare ma non è così, è una necessità".
Un'ulteriore beffa per i locali durante la nuova ondata di Covid-19: "Il movimento è diminuito, sono più i limitati in casa rispetto alle persone che girano. Le difficoltà nella gestione della pandemia si ritrovano anche all'interno delle imprese, con personale a casa e complicazioni a far fronte alle necessità del servizio. A tutto questo si aggiunge l'aumento dell'energia e delle materie prime". Di fronte alla situazione, dall'Empolese Valdelsa Confesercenti si rivolge alle istituzioni: "L'associazione di categoria chiede che ci sia un tavolo di crisi immediato a livello statale, per sterilizzare tutti questi aumenti. Nel picco di difficoltà di questa nuova ondata si cerca di guardare avanti, ci dovrebbe essere speranza e invece c'è questa mazzata. Bisogna che il governo intervenga per calmierare più possibile i costi".
Negli ultimi giorni l'esecutivo si trova nuovamente al lavoro per attenuare ancora i rincari. Alla preoccupazione delle aziende, il presidente Giani aveva scritto una lettera al ministro dello sviluppo economico Giorgietti mentre la Regione Toscana ha risposto con la creazione di un osservatorio per monitorare la situazione ed offrire, con il supporto di Irpet, i dati necessari per disegnare politiche dedicate.
Aumenti elettricità e gas, +55% e +41,8%: l'intervento del governo
Il 2021 si è chiuso con un nuovo record al rialzo dell'energia. Questo inizio di 2022 fa i conti, letteralmente, con gli aumenti delle bollette che riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. Come dichiarato il 30 dicembre da Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nonostante gli interventi del governo previsti con la Legge di Bilancio 2022, l'aumento per la famiglia tipo "sarà comunque del +55% per la bolletta dell'elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022". Un aumento attenuato dai 3,8 miliardi stanziati dal governo, che oltre a ridurre l'Iva sul gas al 5% per il trimestre, ha stanziato le risorse alleggerendo l'impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese facendo scendere le iniziali percentuali del 65% dell'elettricità e 59,2% del gas.
Arera ha inoltre confermato l'annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta, potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà e definito le modalità di rateizzazione delle bollette di elettricità e gas da gennaio a aprile.
Riguardo agli effetti in bolletta, sempre secondo quanto stimato dall'Autorità, la famiglia tipo (che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) tra il primo aprile 2021 e il 31 marzo 2022 avrà una spesa di 823euro per l'elettricità e circa 1560 euro per il gas. Una variazione del +68% per la bolletta elettrica e +64% di quella del gas, rispetto ai 12 mesi dell'anno precedente.
Eros Condelli, presidente Confesercenti Empoli: "Viviamo una tempesta perfetta"
Il 2022 inizia decisamente in salita per le piccole e medie imprese. In questi giorni stanno arrivando le prime bollette dell’energia elettrica; una mazzata che rischia di mettere in ginocchio le attività con un più alto consumo energetico, bar e ristoranti su tutte.
“Stiamo vivendo una vera e propria tempesta perfetta – dichiara Eros Condelli, presidente di Confesercenti Empoli – poche persone in giro, pagamenti ripartiti a pieno regime e adesso anche il caro bollette. Doveva essere il momento della ripartenza e invece siamo ancora in forte crisi”.
Importi da pagare pressoché raddoppiati rispetto ai mesi passati. Per il momento si parla di energia elettrica ma anche le proiezioni sul gas non lasciano ben sperare. Tradotto in cifre significa, per un bar di medie dimensioni, migliaia di euro all’anno che si aggiungono al computo dei costi fissi.
“Ma non è tutto – continua Condelli – oltre alle utenze registriamo aumenti incontrollati anche sulle materie prime come caffè, farina e latte. In queste condizioni diventa molto dura restare in piedi”
Proprio in questi momenti assistiamo ad un acceso dibattito sul possibile ritocco dei prezzi per il consumatore, qualcuno prova anche a fare ipotesi del tutto infondate.
La posizione di Confesercenti Empoli è chiara: ”Storicamente questo tipo di aumenti sono stati in larga parte assorbiti dal margine operativo, è difficile ma faremo di tutto per offrire ai nostri clienti la consueta professionalità mantenendo il rapporto qualità-prezzo inalterato. Quello che serve adesso è chiaro: cassa integrazione per i dipendenti, rinvio delle scadenze fiscali e credito di imposta sugli affitti, oltre, ovviamente, all’intervento statale nella sterilizzazione degli aumenti in bolletta. Faremo qualche piccolo ritocco solo se saremo costretti. ”
Margherita Cecchin