Minacce a Giani per la campagna vaccinale: Digos perquisisce l'indagato
Avrebbe minacciato il presidente Eugenio Giani per l'impegno portato avanti dalla Regione nella campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione contro il Covid-19. Per questo ieri mattina, è scattata la perquisizione con il personale della Digos di Firenze e Lucca a carico di un uomo 34enne della provincia di Lucca ritenuto, nell'ambito delle indagini preliminari in corso, l'autore delle minacce.
In particolare l'indagato avrebbe effettuato una telefonata il 24 novembre 2021, al centralino della segreteria del presidente della Regione. Nella conversazione, l'uomo sarebbe entrato nel merito di alcune dichiarazioni di Giani in merito alla campagna vaccinale, concludendo la telefonata con minacce di morte.
Durante la perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Firenze presso l'abitazione dell'indagato, già gravato da numerose segnalazioni di polizia e reati contro la persona, è stato sequestrato un cellulare e la scheda Sim dalla quale sarebbe partita la chiamata incriminata.
Giani: "No vax sempre più un peso"
"Ho ricevuto minacce ma sono andato avanti, non dandone pubblicità" ha affermato il presidente Giani commentando la notizia, ringraziando la Digos, la polizia di stato e il questore di Firenze. "Io credo che si debba arrivare ad una immunità di gregge attraverso l'estensione più possibile della vaccinazione. I no vax rappresentano dunque sempre più un peso". Un peso, secondo il governatore, "in un momento in cui tutti i giorni vanno a chiedere i tamponi, quindi ingolfano il sistema, nel momento in cui sono la netta maggioranza di coloro che occupano i posti letto negli ospedali e la nettissima maggioranza di coloro che occupano le terapie intensive". Un sacrificio, la vaccinazione, in cui Giani si dice "fermo e rigoroso" ringraziando ancora le forze dell'ordine che "ci sono vicine".
Fratelli d'Italia: "Stop alla tensione che sta pervadendo la Toscana"
Esprimiamo la nostra solidarietà al presidente Giani dopo le reiterate minacce di morte telefoniche ricevute da una persona della provincia di Lucca che è stata perquisita. Diciamo stop alla tensione che sta pervadendo la Toscana ed il Paese, e respingiamo con fermezza qualsiasi forma di violenza compresa quella verbale. Cogliamo l’occasione per ringraziare il quotidiano lavoro delle forze dell’ordine, in questo caso l’efficienza di Digos e Polizia”.
Lo dichiarano i componenti del Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, il Capogruppo Francesco Torselli, il vice-capogruppo Vittorio Fantozzi, ed il consiglieri Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri.