Il Consiglio comunale di Barberino Tavarnelle approva il progetto per lo stemma unico
La proposta per lo stemma del Comune di Barberino Tavarnelle, rappresentazione basata su un'accurata indagine storico-documentaria, simbolo della nuova configurazione istituzionale, ha ottenuto il voto unanime del Consiglio comunale. E’ l’importante risultato politico che ha sancito uno dei primi passaggi volti alla definizione dello stemma che sarà ufficializzato dopo aver ottenuto la concessione da parte della Consulta araldica, uno dei corpi consultivi dello Stato. Tutte le parti politiche del parlamentino di Barberino Tavarnelle, presieduto da Francesco Grandi, si sono espresse a favore della proposta che è stata preceduta da un lungo percorso di ricerca illustrato, in occasione della seduta consiliare online, dal team scientifico costituito dagli storici Giulio Cretti, Elisa Paoli e Paolo Pirillo.
“Oltre ad un doveroso ringraziamento agli esperti che hanno elaborato uno studio puntuale e utile non solo all'individuazione dello stemma ma all'arricchimento e alla ricostruzione storica del patrimonio culturale del nostro territorio – dichiara il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandi – voglio esprimere grande soddisfazione per il lavoro appassionato del Consiglio comunale che su questo specifico tema ha fatto confluire le proprie posizioni trovando un comune denominatore, interessato esclusivamente al bene e al futuro della nostra comunità”. “Confronto, conoscenza, dialogo costruttivo sono i segni distintivi che caratterizzano questo importante passaggio – ha rimarcato Mauro Maioli di Progetto Futuro – siamo contenti del lavoro condiviso, apprezziamo la competenza e la professionalità degli storici che hanno scavato nel passato per riportare alla luce tutti gli elementi che consentono di mettere a fuoco le origini dello stemma e del nostro territorio”. “La ricerca di unità e dialogo è l'obiettivo che guida ogni nostra azione nel solco di quel processo epocale che ha visto protagoniste le nostre comunità, generatrici di un percorso che nel 2019 ha portato alla riunificazione degli ex comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa – commenta Giannino Pastori del Centro Sinistra Barberino Tavarnelle – lo stemma unico è una naturale conseguenza di questo cammino culturale che oggi più che mai, a causa della pandemia, ha bisogno di superare barriere ed esprimere vicinanza al prossimo”.
“La storia di Barberino Tavarnelle continua e scrive una nuova pagina di unità e vita insieme – conclude il sindaco David Baroncelli - e lo fa grazie alle donne e agli uomini del nostro presente, non posso che essere profondamente grato al Consiglio comunale, a tutte le forze politiche che lo compongono, Centro Sinistra Barberino Tavarnelle e Progetto Futuro, per l’attenzione, la sensibilità, la serietà con le quali i gruppi e le commissioni consiliari si sono impegnati nella costruzione di questo nuovo tassello destinato a caratterizzare permanentemente la nostra identità araldica, credo sia uno dei risultati più significativi del mio mandato che dedico alla nostra comunità, l'indagine degli studiosi ha un rilievo tale che sarà al centro di un programma di eventi espositivi e pubblicazioni, volto a coinvolgere la cittadinanza sull’intero percorso effettuato”. La proposta del nuovo stemma è stata inviata alla Consulta araldica che istruirà l’istanza per la concessione del nuovo emblema araldico di Barberino Tavarnelle. L’esito della pratica è atteso per la primavera.
Partendo dai decenni successivi alla caduta di Semifonte (1202), gli storici hanno ripercorso le tappe principali delle vicende del territorio istituzionale di San Donato in Poggio e Barberino Val d’Elsa, conosciuto almeno dai primi del secolo XIV mentre l’abitato di Tavarnelle, noto dall’VIII secolo D.C., si sarebbe sviluppato soltanto alla fine dell’Età moderna. La scelta di procedere a un’indagine su un così lungo periodo è motivata dalla presenza di una prima testimonianza iconografica del leone sandonatino e barberinese della seconda metà del secolo XV visibile nel Palazzo vicariale certaldese.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino