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Discarica di Peccioli, Wwf contro l'ampliamento: "Inutile e dannoso, la Regione lo bocci"

Discarica di Legoli, Peccioli

Il Wwf ha chiesto la bocciatura del progetto di ampliamento della discarica di Peccioli. L’associazione ambientalista ha precisato di essere a favore dell'economia circolare e dell'industria dei rifiuti, con altri sistemi di smaltimento ma questo non significa l’appoggio a nuove discariche.

"La nostra associazione è molto preoccupata dal progetto del Comune di Peccioli, sostenuto dalla Regione Toscana, di ampliare la discarica sita in quel territorio - dichiarano gli ambientalisti -. Innanzitutto ci pare una volontà che confligge piuttosto palesemente con il concetto di economia circolare e dismissione delle discariche regionali, più volte sostenuto dall'assessore Monni, non ultimo nella sessione consiliare dello scorso settembre, in cui espresse un no chiaro e forte a inceneritori e discariche, a favore di una vera e propria industria dei rifiuti che sappia stare sul mercato. A Peccioli – continuano gli ambientalisti - si prevede invece una quantità di cinque milioni e mezzo di metri cubi di rifiuti da collocarsi in Valdera, a seguito appunto del progetto di ampliamento della discarica di Legoli.

Ampliamento che diventa un raddoppio di fatto, che lo porrebbe come il sito principale di smaltimento dei rifiuti della nostra regione. Se la Regione crede nell'economia circolare e non nel greenwashing, si renderà conto che solo una piccola percentuale di Rsu deve essere smaltita e questo non giustifica certo un progetto del genere. Senza considerare le ricadute sul territorio, le future dismissioni e bonifiche, la storia stessa della discarica in specie, che ha visto la contrarietà di molti cittadini ed i ricorsi delle associazioni ambientaliste”.

Wwf, quindi, ha invitato la Toscana e l'assessore regionale Monni a respingere la proposta del Comune di Peccioli, asserendo di aver “elaborato e sottoscritto dei documenti proposti da vari comitati territoriali, in sinergia con altre associazioni ambientaliste, in cui abbiamo chiaramente proposto come smaltire quella piccola parte di rifiuti che residua dalla raccolta, riciclo e riutilizzo".

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