C'è chi ancora non ha il medico a Casteldelbosco, i cittadini: "Vogliamo chiarimenti"
Il tema medico di famiglia a Montopoli continua a smuovere le preoccupazioni dei cittadini. Del tema gonews.it si è già occupato più volte negli ultimi mesi. Ripercorrendo in breve gli eventi, due medici di medicina generale hanno lasciato il territorio per due motivazioni distinte: uno, il dottor Caciagli, per pensionamento e l'altro, il dottor Peyronel, per adempiere alla formazione richiesta dalla professione. Nel primo caso ha preso servizio il sostituto mentre per il secondo caso, riguardante la frazione di Casteldelbosco, i cittadini si sono mobilitati per il futuro del presidio. Ad oggi la consulta di frazione, che ha più volte interpellato l'Asl per avere informazioni sull'arrivo del medico sostitutivo, riscontra ancora disservizi e li elenca in una lettera indirizzata a più destinatari tra cui la Asl Toscana Centro, l'assessore regionale al Diritto alla Sanità Simone Bezzini, al Dipartimento Rete Sanitaria Territoriale, alla Medicina Generale e al sindaco del Comune di Montopoli Giovanni Capecchi.
"Per 10 mesi siamo stati assistiti da un ottimo medico che, a causa di una regola ASL fortemente anacronistica (delibera del 5 febbraio 2020, per la quale la frazione ha indetto una petizione popolare) che gli ha impedito di acquisire nuovi pazienti, si è visto costretto a lasciare l’incarico dal 27 dicembre scorso" spiega la consulta di frazione di Casteldelbosco.
"I fatti che sono avvenuti successivamente e le testimonianze di seguito elencati - proseguono - riteniamo che ci abbiano discriminati e penalizzati da decisioni incomprensibili e superficiali e da inadempienze da parte di chi è pagato per garantire i servizi sanitari fondamentali. Alcuni cittadini che si sono trovati improvvisamente senza medico, da gennaio, tramite il portale aziendale – Open Toscana - hanno effettuato la scelta del nuovo medico nel dr. Bellagamba (uno che figurava tra i pochi disponibili) ottenendo la certificazione di presa in carico con tanto di nominativo del nuovo medico, orari di ricevimento, numeri telefonici e indirizzo della sede. Ma quando si sono recati all’ambulatorio per la prestazione di cui avevano bisogno, non sono stati accettati in quanto il medico aveva avuto dall’ASL il diniego ad acquisire nuovi pazienti" spiegano ancora nella lettera dalla consulta.
"Altri cittadini si sono recati fisicamente allo sportello per fare la scelta del medico ma stanno ricevendo appuntamenti a distanza di 10/15 giorni. Altri ancora riferiscono che recandosi alla CdS di Capanne domandando ad una delle segretarie dei medici di medicina generale come si può scegliere il medico, si sentono rispondere con fare aggressivo e scostante "c'avevate a pensare prima perché sapete da tempo che il Peyronel andava via"". Per altri cittadini, continua la lettera, c'è stata la regolare scelta di un medico tra i disponibili salvo poi disdette. "Per molte altre persone, ancora senza medico, che legittimamente si rivolgono al servizio di guardia medica le cose non vanno meglio: i tempi di attesa sono oltremodo lunghi, le persone non vengono ricontattate nonostante le promesse fino a qualcuno che si è sentito dire "tanto lo sappiamo come siete messi, noi non possiamo fare niente". Ci risulta che per tamponare la situazione è stato scelto in modo scellerato di aumentare, in deroga alle precedenti disposizioni, il numero massimo di utenti per i medici a tempo indeterminato che già faticano a garantire il servizio per i propri assistiti (infatti alcuni medici sembra che abbiano rifiutato l’offerta)".
La consulta di Casteldelbosco torna dunque a chiedere chiarimenti, "non per aprire inutili polemiche, ma perché venga trovata una soluzione definitiva ad una situazione che ogni giorno si fa più pesante". I cittadini chiedono l'annullamento della delibera del 5 febbraio 2020 per poter incrementare il numero degli assistiti oltre a quelli inizialmente assegnati ai medici a tempo determinato. "Com'è possibile che, nonostante il lungo preavviso con cui il medico uscente ha preannunciato la propria scelta, nessuno si sia preoccupato di organizzare la sua sostituzione in modo tempestivo, senza creare disservizi, e di comunicare agli assistiti interessati come comportarsi per non incorrere nei disagi di cui sopra?"
Tante le domande della frazione, sull'impossibilità di diventare pazienti dei medici disponibili, che si trasformano in un appello rivolto anche al sindaco, "perché si faccia portavoce di queste problematiche per la tutela e la difesa della salute dei sui cittadini prima che subentri una sorta di rassegnazione che è il più deleterio di tutti i sentimenti e che induce a ritenere "normale" ciò che invece dovrebbe scuotere le coscienze e far porre dubbi di senso. Ci auguriamo di ricevere un chiarimento degno di nota da parte di un responsabile, di un dirigente, di un medico, di chicchessia in ordine alle responsabilità ma soprattutto ci auguriamo di ricevere una risposta nei fatti" conclude la consulta di Casteldelbosco.