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Il Tar della Toscana nega licenza gioco d'azzardo, il distanziometro vale anche per centri socio-ricreativi

Il distanziometro, uno degli strumenti aventi l’obiettivo di contenere i rischi legati al gioco d’azzardo, continua a valere in Toscana dove recentemente è stato oggetto di dibattito. Un imprenditore della provincia di Lucca si è infatti appellato al Tar della regione dopo che si è visto negare dalla questura la licenza per esercitare la raccolta di scommesse e di giocate tramite VLT. L’autorizzazione non è stata concessa proprio per via del distanziometro: l’attività infatti si sarebbe trovata troppo vicina ad un circolo tennis e per la precisione ad una distanza inferiore ai 500 metri.

Distanziometro: ostacolo agli operatori del gioco legale?

La questione del distanziometro sta accendendo numerosi dibattiti ultimamente: sono diversi gli operatori del gioco legale che vedono tale strumento come un ulteriore ostacolo alle proprie attività. Parliamo di un settore che come ormai sappiamo molto bene è stato fortemente penalizzato negli ultimi 2 anni (escludendo però gli effetti del Decreto Dignità di cui avevamo già trattato), per via delle chiusure forzate imposte per quasi un anno. Sono stati diversi i lavoratori di sale scommesse e casinò fisici rimasti a casa per colpa della pandemia e delle relative restrizioni, che hanno visto proprio tali attività tra le più colpite in assoluto.

Il distanziometro oggi viene visto come un ulteriore ostacolo per gli operatori del gioco legale, che rischiano di non riuscire a riprendersi dopo la crisi innescata dal Covid.

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Molti imprenditori, per tutti questi problemi, preferiscono oggi puntare direttamente al mercato virtuale del gioco d’azzardo. Continuano infatti a nascere nuovi portali di scommesse e siti di casino: il settore non a caso ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni. Vuoi per le restrizioni imposte dalla pandemia e per l’inesistenza di alternative, vuoi per alcuni vantaggi offerti dal canale online, sempre più giocatori si sono spostati dai punti fisici a quelli virtuali.

Il problema è che stanno nascendo molti siti improvvisati e bisogna saper distinguere quelli buoni, identificando il casino online migliore (per le esigenze di ciascuno). Dentro www.imiglioricasinoonline.net c'è la possibilità di farlo ed dunque per tutti gli interessati possibile trovare i migliori siti di gioco online italiani, sicuri ed affidabili.

Gioco d’azzardo sempre più penalizzato: il caso di Lucca

La mancata concessione della licenza all’imprenditore di Prato che aveva richiesto alla questura l’autorizzazione per esercitare la raccolta di scommesse nei pressi di un circolo tennis ha aperto una nuova questione. Che il distanziometro in Toscana fosse ancora ritenuto uno strumento adeguato per contenere i rischi del gioco d’azzardo non era una novità, anche se in altre regioni questa è una legge che sta rischiando di scomparire. Il caso di Lucca tuttavia risulta emblematico in quanto ha di fatto sancito l’entrata dei centri socio-ricreativi nella definizione di luoghi sensibili, accanto ai quali dunque non possono essere concesse licenze per il gioco d’azzardo.

Il settore, in sostanza, appare sempre più penalizzato ed è per questo motivo che non sorprende affatto la scelta di molti imprenditori di puntare direttamente sul mercato online. Le prospettive, in tal senso, sono nettamente più incoraggianti.

Green Pass anche nei centri scommesse: un punto in più a sfavore degli operatori

Gli operatori del gioco legale in Italia non devono fare i conti solamente con il distanziometro però: questo è uno strumento che esiste ormai da diversi anni e che, prima del Covid, non creava così tanti problemi. Il fatto è che oggi si va a sommare a tutti gli altri provvedimenti, come l’obbligo del Green Pass anche all’interno dei centri scommesse e delle sale slot. La misura riguarda la maggior parte delle attività aperte al pubblico ormai, dunque non va a penalizzare esclusivamente il settore del gioco d’azzardo. Si tratta di un provvedimento comprensibile sotto molti punti di vista, se consideriamo che anche in Toscana i contagi continuano ad aumentare. Il Covid purtroppo non è stato ancora vinto ed è ipotizzabile che dovremo combattere contro il virus ancora per diverso tempo.

Quel che è certo è che se osserviamo la situazione dal punto di vista degli operatori del gioco legale in Italia, è altrettanto comprensibile la loro delusione. Attività che si sono viste costrette a rimanere chiuse per un anno e che sono state fortemente penalizzate nell’ultimo periodo rischiano di non riuscire più a stare a galla con le ennesime restrizioni. È tuttavia vero che almeno il Green Pass consente anche alle sale slot e ai centri scommesse fisici di non soccombere completamente di fronte alle alternative online e di accogliere i clienti, seppur con qualche limitazione. Adesso, ci si può solo augurare che la situazione generale vada migliorando nel nostro Paese e che si possa ritornare ad una pseudo normalità.

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