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Filiera del falso, intesa Comune di Pisa-Agenzia delle Dogane

La Polizia Municipale, nel corso delle sue attività di controllo e repressione frodi, ha sequestrato 12.668 oggetti derivanti da commercio illegale nel corso del 2021, molti dei quali contraffatti o potenzialmente pericolosi perché realizzati con materiali dannosi per la salute. Nel 2020 gli oggetti sottratti alla vendita erano stati 10.691. Un’attività intensa che conferma come il territorio di Pisa costituisca un potenziale mercato fertile per la vendita di prodotti illeciti e contraffatti, con ricadute per l’economia lecita e per la stessa salute pubblica.

Per combattere il fenomeno in modo ancora più efficace, nonché per la promozione dell’interscambio informativo e della cultura del consumo consapevole e legale, il Comune di Pisa ha siglato questa mattina un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Il documento è stato sottoscritto dal sindaco di Pisa, Michele Conti, e dal direttore territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli DTV – Toscana, Sardegna e Umbria, Roberto Chiara, definito dalla dirigente pro-tempore dell’Ufficio delle Dogane di Pisa, Rosita D’Amore. Erano presenti anche l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno, il comandante della Polizia Municipale, Alberto Messerini, e il direttore dell’Agenzia delle Dogane di Pisa, Pasquale Dioguardi.

"Ringrazio l’Agenzia delle Dogane che insieme a noi firma oggi questo importante documento di collaborazione - ha detto il sindaco Michele Conti -. In questi anni abbiamo intrapreso un’azione volta a combattere la contraffazione e il commercio illegale. Pisa, putroppo, da anni è interessata a questo fenomeno, in modo particolare nell’area del Duomo. Dal nostro insediamento operiamo grazie all’impegno della Polizia Municipale per fronteggiarlo in maniera sempre più efficace. Ma sappiamo anche che questo settore riguarda anche la contraffazione dei nostri prodotti agricoli e agroalimentari, compresi quelli toscani, come l’olio e il vino, tra i più copiati al mondo. Credo dunque che questa collaborazione, ancora più stretta tra le nostre istituzioni e che mette a sistema le nostre rispettive competenze e professionalità, possa dare un importante contributo per il contrasto del fenomeno".

"La contraffazione - ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Dogane della Toscana Roberto Chiara - danneggia non solo le imprese, che subiscono riduzioni di fatturato e possibili pregiudizi di immagine, ma anche i consumatori, per gli eventuali rischi alla salute connessi alla scarsa qualità dei materiali, i lavoratori, che vedono ridursi le offerte regolari di lavoro e l’ambiente, per i danni causati da processi produttivi a basso costo".

"Come amministrazione – ha detto l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno - abbiamo da sempre posto gande attenzione e impegno nella lotta alla contraffazione  e ne sono riprova i tanti sequestri effettuati in questi anni dalla Polizia Municipale, che voglio ringraziare. Con questo protocollo vogliamo dare continuità agli ottimi i risultati conseguiti, mettendo in atto un’azione sinergica e cooordinata tra istituzioni per arginare, in maniera più incisiva, il fenomeno dell’abusivismo commerciale che crea gravi danni all’economia del nostro territorio nonché alla salute dei cittadini".

"La lotta alla piaga della vendita abusiva e della contraffazione delle merci – dice l’assessore al commercio Paolo Pesciatini - è presupposto fondamentale per garantire l’economia legale, anche della nostra città. alla crisi di questi anni di pandemia non può infatti sommarsi anche quella della concorrenza sleale di chi produce e vende merce contraffatta. Per questo siamo impegnati per combattere ogni forma di abusivismo e chiediamo la collaborazione di tutti, consumatori in primo luogo ad agire consapevolmente e in favore del commercio serio e corretto".

Il documento stabilisce una maggiore reciproca collaborazione per la prevenzione e repressione dei “fenomeni illeciti connessi al commercio, in particolare attraverso il contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e/o riportanti falsi e fallaci indicazioni sull’origine, la provenienza o sulla qualità, non corrispondenti alle norme sul commercio internazionale. Un’attività che può favorire l’accertamento e la sanzione di attività illecite, anche per prevenire gli effetti nocivi sul consumatore finale”.

L’Agenzia delle Dogane “mette a disposizione le proprie risorse professionali e tecnologiche, nonché le informazioni preseti nella banca dati”. Altrettanto farà il corpo di Polizia Municipale. Viene anche istituito un tavolo di lavoro permanente, con compiti di monitoraggio e analisi dei fenomeni fraudolenti, anche per “pianificare gli interventi”; saranno organizzate periodicamente riunioni congiunte per la collaborazione e programmazione degli interventi. Vengono identificati dei momenti di formazione tecnica che l’Agenzia rivolgerà a funzionari e agenti della Polizia Municipale. Il protocollo ha la durata di due anni.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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