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Arrivano "le pillole della speranza" in Toscana per i fragili affetti da Covid

"Sono pillole della speranza e mi ha fatto piacere che la Toscana sia stata una di quelle regioni subito raggiunte. Sono circa 1.500" pillole Merck "e, come l'anno scorso con i primi vaccini, andranno ai soggetti fragili, molto mirati e vedremo attraverso di loro come funzionano". Lo ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, che stamattina è andato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove ieri sono arrivate le prime 1.440 pillole di antivirale Merck per la cura del Covid.

Per sapere di più su questo antivirale, qui il nostro speciale.

“Si tratta - ha detto Giani - di un’iniziale fornitura, a cui ne seguirà un’altra molto più consistente. Ancora una volta si conferma l’importanza del Meyer, non solo nel suo ruolo di riferimento per i bambini, ma anche come piattaforma logistica a servizio di tutto il sistema sanitario regionale. Da qui infatti le pillole, come già avviene per gli anticorpi monoclonali, saranno distribuite alle Asl e ai vari presidi sanitari toscani, confermando la piena sinergia tra Meyer e Regione”.

"Devono essere somministrate entro cinque giorni dai primi sintomi di Covid - ha aggiunto Giani - e poi vedremo quali sono i loro effetti, se funzionano sono la cura. Al momento per il Covid abbiamo il vaccino che è la prevenzione, ma finora è mancata la cura. Le pillole rappresenteranno il primo antivirale orale specifico per la cura del Covid".

“Le pillole Merck sono un’arma in più nel nostro arsenale terapeutico contro il Coronavirus, insieme ai vaccini e agli anticorpi monoclonali, collocando la Toscana tra le prime Regioni in Italia per utilizzo, ricerca e sperimentazione di farmaci antivirali per il Covid19”, così l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.

Il direttore del Meyer Alberto Zanobini ha poi spiegato che "in questo caso il nostro impegno è a favore del sistema regionale" perché "la nostra piattaforma di magazzino è a servizio dell'intero sistema regionale.  Ci fa piacere che la nostra Azienda assolva il proprio ruolo nei confronti dei bambini e dia, nello stesso tempo, il proprio contributo a tutto il servizio sanitario della Toscana”.

La Regione Toscana, per mezzo dei suoi settori competenti, ha individuato un percorso organizzativo necessario a garantire la corretta individuazione e gestione dei pazienti candidabili al trattamento con il nuovo farmaco antivirale.

 

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