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Prima aggressione del nuovo anno a Sollicciano

Il carcere di Sollicciano

Nel carcere di Firenze Sollicciano si inizia il nuovo anno con aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria.

Ieri pomeriggio, intorno alle ore 17, un detenuto di origine Italiana, nel momento della consueta ‘socialità’ pomeridiana, non voleva che il Collega
chiudesse la porta della camera e all’ovvio rifiuto lo ha aggredito. Altri detenuti presenti in quel momento sono intervenuti per fermare l’aggressione

Lo rende noto, Giuseppe Proietti Consalvi, Vice Segretario Generale Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che
aggiunge: "Il collega ha riportato quattro giorni di prognosi. Ormai le aggressioni nei confronti dei Poliziotti Penitenziari, verbali e fisiche, gravi o meno, sono diventate quotidiane nell’Istituto Fiorentino, e non si vedono soluzioni all’orizzonte, probabilmente anche per una chiara ed evidente assenza dell’Amministrazione Penitenziaria, soprattutto centrale.

Il personale di Polizia Penitenziaria, anche grazie alla carenza di organico, deve svolgere il proprio lavoro coprendo più posti di servizio, mettendo a rischio la propria incolumità. Proprio in questi giorni – conclude Giuseppe Proietti Consalvi – è stata pubblicata la relazione della Commissione Ruotolo, che in ben 226 pagine non è riuscita a proporre soluzioni efficaci per la problematica relativa all’ordine e alla sicurezza negli Istituti penitenziari, ma ha solo posto in evidenza di evitare i trasferimenti dei detenuti per motivi disciplinari.

Lo stato delle cose è che, ad oggi, e non solo a Sollicciano, il carcere non è più visto come luogo di vera rieducazione, anche da un punto di vista sanzionatorio, ma come un luogo da vivere solo da un punto di vista premiale".

Fonte: Osapp

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