Quarantena, contatti e isolamento: gli ultimi aggiornamenti sulle nuove norme
La quarta ondata Covid è piombata sul Natale e sebbene fosse un ospite atteso, non era certo benvenuto. Il virus ha mostrato i muscoli e nelle ultime settimane i dati sulla pandemia sono tornati a far paura.
Per sgombrare subito il campo da una lettura distorta dei dati bisogna puntualizzare che la vaccinazione di massa è stata efficace, basta leggere i dati: rispetto al 2020 ci sono 30mila morti in meno e 15mila posti letto in più negli ospedali. Il record 2020 di contagi in Toscana era del 7 novembre, quando con 2.787 casi vi erano 30 morti; nelle settimane seguenti a fronte di circa 2mila giornalieri casi ci sono stati picchi di 50 decessi. Che il vaccino sia stato efficace, quindi, è pura matematica.
Meno efficace, forse, è stata la comunicazione: il vaccino ha abbattuto le ospedalizzazioni e i rischi del virus sulla persona, ha aiutato a debellare il virus diminuendo la possibilità di contagio; questo non significa però che non si possa contrarre il virus. L'aumento dei contagi, quindi, porta per la legge dei grandi numeri a maggiori ospedalizzazioni e quindi più morti, nonostante l'evidente beneficio della vaccinazione di massa (che peraltro non ha raggiunto il 100%). La campagna vaccinale ha avuto come effetto psicologico una generale sottovalutazione del Covid-19, la variante Omicron, infine, ha fatto il resto.
Il Governo è corso ai ripari con il cosiddetto 'Decreto Festività' che ha introdotto ulteriori restrizioni, ma al momento è stato escluso il lockdown. Niente coprifuoco e zone rosse a Capodanno, quindi, eppure l'aumento dei contagi sta creando un effetto domino: in molti sono venuti a contatto con positivi attivando le procedure per la quarantena, altri vogliono essere sicuri della loro negatività prima di vedere amici e parenti. Il sistema di screening (tamponi) pubblico e privato è in questi giorni in tilt, con attese lunghissime.
La quarta ondata firmata Omicron ha quindi ricondotto il cittadino nel labirinto di termini e ottemperanze su cui spesso c'è una grande confusione: "contatto stretto", "tracciamento", "sorveglianza attiva", "isolamento" e quarantena, tampone "antigenico", "rapido" o "molecolare".
Le informazioni su questi aspetti sono riportate nel dettaglio sul sito del Ministero della Salute al seguente link. Inoltre la Regione Toscana, in ottemperanza alle disposizioni del Governo, attraverso una specifica ordinanza firmata dal presidente Eugenio Giani, ha precisato nuove modalità di diagnosi dei casi positivi e dei contatti stretti, le metodiche di tracciamento ed i criteri di fine isolamento e fine quarantena attraverso una nota consultabile a questo link.
Il Governo ha emesso nuove disposizioni sulla quarantena dopo il Consiglio dei Ministri del 29 dicembre, ma ad oggi si attende l'entrata in vigore del nuovo decreto.
A maggior ragione dopo le modifiche introdotte dall'ordinanza e in vista delle modifiche del Governo, ricapitoliamo quindi quando si entra in quarantena, quanto dura, come può essere interrotta e quali tamponi fare a seconda delle condizioni.
Quarantena, isolamento e sorveglianza attiva
La quarantena si applica per soggetti venuti in contatto con un positivo, ma di cui la positività è solo sospetta, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi.
L’isolamento consiste nel separare le persone affette da COVID-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità.
Infine la sorveglianza attiva è una misura durante la quale l'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.
I tamponi
Attualmente ci sono tre diverse tipologie di test. I test molecolari, i test antigenici rapidi e i test sierologici.
I test sierologici rilevano la presenza di anticorpi, ma non sono in grado di confermare la presenza di un'infezione in atto. Per questo motivo sono molto meno affidabili, e allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica non possono sostituire i test diagnostici (molecolare o antigenico). Questi test sono invece utili per una valutazione epidemiologica, cioè per stimare la diffusione dell’infezione in una comunità.
I test molecolari, ottenuti tramite il prelievo di un campione da naso e bocca, restano i più affidabili a livello internazionale in termini di sensibilità e specificità. Il test molecolare, che usa la metodica RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction), ricerca la presenza del materiale genetico del virus, anche in soggetti con bassa carica virale, pre-sintomatici o asintomatici.
Il test antigenico, invece, ricerca particolari le proteine 'Spike' del virus, dette antigeni, che sono sulla superficie esterna del virus. Sono disponibili diversi tipi di test antigenico, dai saggi immunocromatografici lateral flow (prima generazione) ai test a lettura immunofluorescente (seconda generazione), i quali hanno migliori prestazioni. I test di ultima generazione (immunofluorescenza con lettura in microfluidica) sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di RT-PCR.
Con l'ordinanza della Regione Toscana, a differenza di quanto avveniva precedentemente, in caso di positività con test antigenico non sarà necessario confermare il risultato con un test molecolare. Inoltre per uscire dalla quarantena e dall'isolamento sarà sufficiente un tampone antigenico negativo dopo il periodo previsto dalla legge.
Contatto 'stretto' e 'a basso rischio': cosa fare
Per "contatto" si intende una persona esposta ad un caso probabile o confermato COVID-19 nell'arco temporale di 48 ore prima l'insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del positivo. Se il soggetto positivo è asintomatico si considera 48 ore prima della scoperta della positività fino a 14 giorni dopo.
In caso di positività il test per rilevare il Covid dovrà essere esteso ai "contatti stretti" ad alto rischio del soggetto positivo, che saranno posti immediatamente in quarantena.
Secondo le linee guida il "contatto stretto" avviene quando si vive nella stessa casa di un contagiato, quando si ha un contatto fisico diretto (come una stretta di mano), un contatto con secrezioni (ad esempio toccare il fazzoletto di un positivo) o un contatto faccia a faccia di almeno 15 minuti a distanza inferiore ai 2 metri, quando ci si è trovati con un positivo in un ambiente chiuso con un positivo senza Dpi, o quando si è viaggiato in un mezzo pubblico a una distanza inferiore a due posti dal caso positivo (sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto).
Un "contatto a basso rischio", invece, è quando si ha avuto un dialogo faccia a faccia con un positivo per meno di 15 minuti a distanza inferiore a 2 metri o quando il soggetto è stato in un ambiente chiuso con un positivo per meno di 15 minuti, nonché chi viaggiava in un mezzo pubblico ad una distanza maggiore di due posti dal caso positivo o vi ha viaggiato per meno di 15 minuti. Nel caso dell'aereo è considerato contatto a basso rischio passeggeri ed equipaggio, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti, i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dove era seduto il passeggero.
In linea generale le persone venute in contatto con un positivo "devono allertare il proprio medico, che avviserà o fornirà tutte le indicazioni per contattare il Dipartimento di prevenzione della Asl o Ats competente per territorio che disporrà la quarantena e la sorveglianza", come specifica il Ministero.
Quarantena e autosorveglianza: le norme aggiornate
Qui trovate gli aggiornamenti di fine 2021 per quarantena e autosorveglianza
Sono positivo: l'isolamento
Se si è positivi, ma asintomatici, scatta l'isolamento per 10 giorni dalla data del tampone (rapido o molecolare). Al termine dei 10 giorni si può uscire dall'isolamento con un tampone negativo.
Le persone sintomatiche positive devono restare isolati per 10 giorni dall'inizio dei sintomi, possono poi uscire dall'isolamento con un test negativo, ma eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (non sono considerati qui l'alterazione del gusto e dell'olfatto).
Per soggetti vaccinati o guariti è prevista l'effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell'antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19.
Isolamento ridotto per i vaccinati a ciclo completo
Chi ha effettuato la dose booster o il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi, l'isolamento è ridotto da 10 a 7 giorni, basta che siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni. La certificazione deve arrivare alla fine di questo periodo con un tampone molecolare o antigenico negativo.
Precedentemente non era possibile uscire dall'isolamento con un tampone rapido antigenico, ma con l'ordinanza della Regione Toscana tampone rapido e antigenico vengono equiparati e sarà quindi possibile uscire da isolamento e quarantena con il solo tampone antigenico rapido.
Se il tampone è ancora positivo dopo 10 giorni, il test può essere ripetuto dopo 7 giorni. Se si resta positivi, ma non ci sono sintomi da almeno 7 giorni (eccetto alterazione gusto e olfatto), si potrà interrompere l’isolamento al termine del 21esimo giorno.
Giovanni Mennillo