“Io mi prendo cura di te” è il filo conduttore del progetto innovativo che vede come protagonista “Zia Caterina” con l’obiettivo di prescrivere vicinanza e supporto umano ai pazienti oncologici presi in carico dall’ospedale San Giuseppe di Empoli.
Per la Vigilia di Natale Caterina Bellandi, questo il nome della Zia, ha voluto portare un augurio speciale ai pazienti del Day Hospital Oncologico e nella stessa giornata ha portato alcuni doni anche i piccoli pazienti ricoverati in pediatria. Con il suo taxi si è poi recata anche all’Hub vaccinale Sesa, insieme al direttore sanitario del San Giuseppe, per regalare sorrisi e alcuni libri ai bambini in attesa di vaccinarsi.
Il progetto “Taxi Milano 25, Zia Caterina arriva ad Empoli”, già avviato in altri presidi ospedalieri dell’Asl Toscana Centro, tra cui il Santo Stefano di Prato, rientra nel percorso di umanizzazione delle cure che mira a curare il malato e non la malattia.
In particolare, in zona empolese, il progetto si colloca nell’ottica di una rete di servizi che si avvicini al paziente, con un duplice obiettivo. Da un lato sociale che è quello di rappresentare una modalità con cui “l’Ospedale” si avvicina al territorio assicurando ai malati logisticamente o socialmente più disagiati un trasporto non sanitario e dall’altro sanitario, ovvero di proseguire tale accompagnamento, all’interno del luogo di cura o al proprio domicilio anche in questa fase emergenziale, da parte di una figura empatica che offre amore e amicizia con ciò contribuendo all’umanizzazione dell’assistenza.
L’iniziativa è stata ideata dalla direzione sanitaria e dal personale sanitario di Empoli in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità e Sociale del Comune di Gambassi Terme. Erano presenti: il Senatore Dario Parrini, il Presidente Terza Commissione Consiglio Regionale Enrico Sostegni , Paolo Campinoti, Sindaco Comune Gambassi Terme, Samanta Setteducati, Assessore Sanità e Sociale Comune di Gambassi Terme insieme alla dottoressa Silvia Guarducci, Direttore sanitario San Giuseppe, alla dottoressa Francesca Martella, Direttore Oncologia Empoli e una rappresentanza del personale sanitario dei reparti di oncologia e pediatria.
L’Assessore Samanta Setteducati dichiara: “Qualche mese fa abbiamo istituito una forte collaborazione tra istituzioni, Ospedale Santo Stefano di Prato e Ospedale di Empoli, per questo ringrazio la Dott.ssa Luisella Litta dell'Ospedale di Prato, la dott.ssa Silvia Guarducci dell'Ospedale di Empoli e Sonia Pesci grande amica, nonché infermiera che ha collaborato al progetto.
Questa rete, nella quale ci siamo abbracciati simbolicamente, al fine di mettere in atto questo importante progetto ci rende orgogliosi e ci fa capire, quanto sia importante la sinergia fra enti. Caterina Bellandi, conosciuta da tutti come Zia Caterina, è la persona con cui ognuno di noi vorrebbe passare ore, ha un animo così dolce che bastano alcune sue parole per farti emozionare.
Una volta saliti nel suo taxi si provano sempre sensazioni uniche, le sue parole fanno eco all'interno dello straordinario mezzo e immersi nei peluche ci possiamo sentire coccolati da tutti i bambini che ci sono saliti. Il nostro grande obiettivo è quello realizzare una joint venture per far sì che la prescrivibilità della Zia Caterina arrivi in tutti i presidi ospedalieri toscani, intanto ci siamo riusciti con il nostro ospedale di riferimento "San Giuseppe" di Empoli.”
“Questa iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo dalla direzione sanitaria dell’Ospedale visto il valore e l’importanza che l’aspetto emotivo riveste nei pazienti ed in particolare nei più fragili. Da tempo l’Azienda pone attenzione all’umanizzazione delle cure come elemento essenziale e di supporto al trattamento farmacologico con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza e la qualità della vita nel paziente- sottolinea la dottoressa Silvia Guarducci”
Ogni anno, l’Oncologia e l’Oncoematologia di Empoli accolgono oltre 1000 nuovi pazienti e altri pazienti avviano o terminano i propri percorsi oncologi, percorrendo le fasi diagnostiche, chirurgiche o della palliazione.
“E’ diritto del malato oncologico discutere con il team medico che lo segue le sue priorità e preferenze così da ottenere la miglior qualità di vita possibile. Oggi, spesso, le priorità sono di tipo psicologico e questo è sempre più vero in tutte le fasi di malattia: dall’avere accanto qualcuno quando viene comunicata la diagnosi o i medici discutono di atti chirurgici invasivi, chemioterapia o assenza di alternative terapeutiche al poter ricevere i trattamenti necessari con un amico o familiare vicino. Ecco allora che “prescrivere Zia Caterina” non prevede controindicazioni di alcun genere, ma solo una dose massiccia di amore e vicinanza sincera, da affiancare a quanto già stanno ricominciando a fare i servizi di psiconcologia.- aggiungono le dottoresse Francesca Martellae Lucia Caligiani, direttore psiconcologia Asl Toscana Centro”
“Questo progetto si inserisce in un contesto di relazione di cura in cui medici e infermieri svolgono un ruolo fondamentale ed una figura come Zia Caterina aggiunge umanità e vicinanza ai pazienti più fragili- afferma la dottoressa Loriana Meini, direttore assistenza infermieristica Empoli.”
Nell’ambito di questo progetto, la Zia, là dove possa prendersi cura di un paziente, dotata di autorizzazione aziendale, green pass rafforzato e tampone per accedere al Day Hospital Oncologico (o alle degenze specialistiche), accede all’Ospedale e una volta entrata in empatia con il paziente, lo accompagna al proprio domicilio e tornerà a prenderlo per alcune delle esigenze successive. Nelle sue giornate di disponibilità, la Zia potrà fare compagnia al “suo nuovo amico” durante la permanenza in ospedale per la chemioterapia.
Zia Caterina a Empoli: una biografia
Una storia d’amore quella di Zia Caterina, ovvero Caterina Bellandi. Amore per il suo Stefano, morto di cancro ai polmoni. Lui era il tassista di Milano 25, l’attuale taxi che sta ancora utilizzando Zia Caterina. Come Lei dice, il suo taxi è un “Dono D’Amore” e lo ha voluto trasformare in un luogo magico che, oltre a svolgere un servizio pubblico di taxi, effettua corse gratuite per l’ospedale a favore dei familiari e dei bambini malati, quelli che lei chiama i suoi SuperEroi, e che fa dipingere sul taxi, facendoli diventare dei personaggi da fumetto dotati ognuno di superpoteri.“Il SuperEroe non morirà mai, rimarrà sempre nel nostro cuore e nel cuore di chi “ha avuto il privilegio di incontrarlo”- sottolinea Zia Caterina- Nella malattia, gli adulti tornano per molti aspetti bambini e spesso bambini, più o meno cresciuti, popolano le loro vite. Il SuperEroe è ognuno di loro, qui ad Empoli.”
Fonte: Asl Toscana Centro
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