Materie prime alle stelle, aziende in difficoltà: Giani scrive al ministro Giorgetti
Il presidente Giani ha scritto al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per esplicitare le preoccupazioni segnalate dalle aziende vetrarie del settore arredo tavola della Toscana, duramente colpite dagli effetti dei rincari del prezzo delle materie prime, ed in particolare dei costi di metano ed energia elettrica.
La situazione del comparto vetrario è in realtà emblematica di un problema che riguarda tutte le imprese energivore colpite dal caro energia innescato dalle tensioni geopolitiche, in particolare sul gas, da cui effetti negativi anche sui settori del cartario, chimica, siderurgia, ecc., con il rischio che venga compromessa l'intera ripresa del PIL.
Nella lettera, concertata con l'assessore allo sviluppo economico Leonardo Marras, il presidente dà conto dell'importanza di un patrimonio storico e culturale insostituibile delle vetrerie che in Toscana garantisce l'occupazione di più di 600 dipendenti diretti e a 200 dell'indotto, impegnati in produzioni artistiche, artigianali, ma anche con alto contenuto tecnologico, la cui unicità e riconoscibilità rappresenta anche una forte attrazione turistica, oltre che un valore diffuso per tutta l'economia locale.
Continua Eugenio Giani nella missiva: "La situazione è drammatica. Alcune aziende sono già di fronte alla scelta di dover spegnere i forni e mandare in cassa integrazione i propri dipendenti, con alte probabilità di non poter ripartire. Altre non sono neanche in condizione di spegnere temporaneamente i forni, se non al prezzo di danneggiarli irrimediabilmente. Le stesse aziende, peraltro, avevano già iniziato da tempo ad affrontare le sfide della transizione ecologica, con cicli di produzione a emissioni zero, ma tale situazione rischia purtroppo di bloccarne anche questa evoluzione, ritornando così a produzioni più inquinanti. Sappiamo che questi aumenti non coinvolgono solo il nostro Paese, ma altrove, penso a Germania e Francia, lo Stato sta già intervenendo a sostegno del settore, in previsione di un assestamento su questi livelli di costi almeno per tutto il primo semestre del 2022".
Il presidente toscano invita quindi il governo ad intervenire: "Non solo per la Toscana ma anche per altre realtà regionali, nelle quali sono presenti lavorazioni storiche che si trovano di fronte allo stesso scenario: chiusura e/o delocalizzazione". Ricorda anche come sia solo di pochi giorni fa la notizia dell'approvazione, da parte della Commissione Europea, "della nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia, la quale prevede la possibilità, per gli Stati membri, di concedere sgravi alle industrie energivore esposte alla concorrenza extra-Ue". Anche per questo motivo Giani ritiene "doveroso aprire una discussione in sede di Conferenza Stato-Regioni e un confronto tra Governo e aziende".
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa