Gkn, Borgomeo nuovo proprietario: "Si chiamerà Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze"
Qf Spa (Gruppo Borgomeo) comunica di aver acquisito il 100% di Gkn Driveline Firenze. "Fine del rischio licenziamenti. L'azienda ritira la messa in liquidazione. Viene ritirata l'impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento", afferma in una nota il presidente Francesco Borgomeo.
La firma di oggi, ha spiegato l'imprenditore-advisor individuato da Gkn, "è un traguardo che abbiamo raggiunto grazie all'impegno di tanti, dal Cardinale di Firenze alle Istituzioni tutte, dai sindacati alla mia associazione Confindustria. I miei consulenti. Ma soprattutto ringrazio i lavoratori: hanno vissuto momenti drammatici, come possono essere soltanto quelli in cui non si conosce più il proprio destino". Ora, ha concluso Borgomeo, "si parte, con la stessa energia, motivazione ed ottimismo con cui ho affrontato altre crisi drammatiche e difficilissime. Sono consapevole del peso e della responsabilità assunta, so quello che faccio e lo sapranno tutti, passo dopo passo, perché tutto sarà trasparente e condiviso. Buon Natale a tutti".
La nuova società proprietaria dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) si chiamerà Qf Spa, che sta per "Quattro F, ovvero Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze. Sono quattro F che spiegano come la penso. Cambia la proprietà, cambia la strategia. E ovviamente cambia anche il nome", aggiunge Borgomeo, secondo cui "ora dobbiamo metterci subito al lavoro. La firma di oggi è l'inizio e non la fine di un percorso: finalmente siamo arrivati alla linea di partenza e la strada da fare è tanta. Fino a pochi giorni fa sembrava impensabile riuscire a potersi dedicare al percorso di riconversione. Oggi si può partire".
I commenti sulla vicenda Gkn-Borgomeo
La Rsu Gkn: "Il collettivo non smobilita, servono informazioni ai lavoratori"
Con indiscrezioni di stampa e una breve mail generica di qualche riga, è stato annunciato il passaggio di proprietà tra Gkn Melrose e Francesco Borgomeo, formalizzato con atto notarile oggi alle 10 a Roma.
Nella giornata di ieri, proprio mentre si definivano gli ultimi aspetti dell'accordo tra vecchia proprietà e nuovo proprietario, l'assemblea dei lavoratori ha approvato all'unanimità un testo sul closing annunciato “Noi non possiamo che prendere atto di questo passaggio, su cui non c’era nulla da concordare con noi e nulla, per il momento, è stato concordato. Entriamo in una nuova fase. Né più né meno pericolosa di quella precedente". "Il passaggio di proprietà" continua il documento "avviene in piena continuità occupazionale e di diritti. Per quanto ci riguarda manteniamo stessi posti di lavoro, stessa accordistica, stesso libro matricola. E avviene in continuità di salute dello stabilimento visto che l’abbiamo preservato e curato. Così è, così dovrà essere. Qualsiasi soggetto industriale arrivi, lo deve fare mantenendo diritti e posti di lavoro. Non saremo mai terreno di operazioni opache o di ricatti."
Sempre secondo il documento approvato dai lavoratori Gkn "i licenziamenti sono stati sconfitti non una, ma due volte. Avevamo detto che se sfondavano qua, avrebbero sfondato dappertutto. Qua non hanno sfondato. E questo è quanto portiamo in dote a chiunque voglia trarne coraggio, lezione, bilanci, metodo (…) Il rischio ora è di essere in un nuovo calcolo. Entriamo in una fase di attesa, dove non si rischia la morte improvvisa ma per lenta agonia".
Il Collettivo non smobilita, quindi. La mobilitazione forse cambierà nei tempi e nei modi. Ma non cessa, per alcune ragioni fondamentali: primo, perchè niente è stato ottenuto. Non c’è stato alcun accordo. In secondo luogo, perché anche se accordo sarà, l’assemblea dei lavoratori e il territorio rimangono a guardia e supervisione di ogni passaggio della reindustrializzazione. E infine perché c’è un vincolo e un dovere di solidarietà verso tutte le altre lotte presenti nel paese.
Riguardo invece ai numerosi articoli e interviste apparse stamattina la Rsu Gkn sottolinea che "operazioni così delicate meritano un approccio più serio e attento, con informazioni dettagliate da dare in sede istituzionale alle rappresentanze sindacali e al collettivo di fabbrica. Gkn non è e non deve essere un show mediatico, ma una vertenza sindacale che parla del destino di un intero stabilimento e dei suoi lavoratori".
Fiom: "Avremo fiducia in base al piano industriale"
"Siamo stati informati dal Dottor Borgomeo dell'imminente passaggio di quote della ormai ex GKN di Campi Bisenzio a Firenze. Ci preme chiarire alcuni aspetti.
E' necessario un profilo sobrio della nuova proprietà perché questa soluzione è il risultato della lotta dei lavoratori della GKN, della mobilitazione, del presidio e della custodia della fabbrica che ci permette di contare su uno stabilimento pronto a ripartire, e all'azione sindacale e legale messa in campo dalla Fiom che con il ricorso in Tribunale ha evitato che a settembre vi fossero i licenziamenti.
La nuova proprietà si attivi da subito per chiedere un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, per informare e confrontarsi al fine di raggiungere un'intesa di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni. In quella sede, il Dottor Borgomeo dovrà dare seguito agli impegni già presi e sarà necessario dettagliare un cronoprogramma che parta dal rendere noto chi sono gli investitori e quali i loro piani industriali.
Al Dottor Borgomeo, che ha denominato la nuova azienda QF, a significare “Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze”, diciamo che la Fiom e i lavoratori avranno fiducia nel futuro sulla base del piano industriale, solido e concreto, che garantisca la continuità occupazionale ed il mantenimento dei diritti acquisiti dei lavoratori. Ricordiamo che, qualora i soggetti impegnati nella reindustrializzazione, per qualsiasi motivo economico e di mercato non dovessero palesarsi, spetterà al proprietario presentare un piano industriale con le suddette garanzie e la compartecipazione di Invitalia.
I lavoratori e la Fiom su questa vertenza non sono mai stati spettatori ma artefici del proprio destino. Troppe volte in questa vertenza abbiamo letto dichiarazioni, come sul decreto antidelocalizzazioni, che sono state tradite dai fatti. Continueremo ad affrontare con responsabilità e serietà il confronto con la nuova proprietà per il diritto al lavoro e alla contrattazione, perchè questo futuro ce lo siamo conquistati".
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia
"Subito un tavolo di lavoro", Giani e i sindaci ringraziano Borgomeo
"La svolta che ci aspettavamo per il 23 dicembre sulla Gkn è arrivata. Di questo ringraziamo Francesco Borgomeo che è riuscito a tenere fede ai suoi impegni e a chiudere il primo, difficile, capitolo della fabbrica di Campi Bisenzio completando il trasferimento della proprietà. Ora è necessario aprire subito il tavolo istituzionale con la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Campi e tutte le organizzazioni sindacali insieme alla proprietà, chiedendo al governo un impegno a guidare la nuova fase di reindustrializzazione del sito con l'individazione dell'investitore definitivo che darà alla fabbrica di Campi una nuova vita". È quanto dichiarano Eugenio Giani, il sindaco Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi a proposito delle nuove importanti notizie su Gkn.
"Ora è importante che si raggiunga al più presto una soluzione solida e definitiva, che assicuri il futuro occupazionale e produttivo del sito" afferma il presidente Giani. "Ringrazio i lavoratori che non si sono mai arresi - aggiunge - è anche grazie a loro se siamo arrivati a questo primo risultato".
Soddisfazione anche da Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e le crisi aziendali: "Abbiamo lavorato giorno e notte per favorire questa soluzione ponte; a noi interessa la soluzione definitiva e per raggiungerla servirà un forte accompagnamento pubblico e il massimo coinvolgimento di lavoratori e sindacati".