Caso Empoli Ovest, ANP Toscana: "Ci saranno altri presidi no vax, ma il sistema reggerà"
Non sarà l’unico, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Empoli Ovest, sospeso e a casa senza stipendio in quanto sprovvisto di super green pass. Altri presidi seguiranno le sue orme, ma saranno un numero esiguo e non dovrebbero creare grossi intoppi ai già stressati ingranaggi del meccanismo scolastico toscano.
"Certo, i dirigenti che saranno chiamati a sostituirli avranno una mole di lavoro doppio e incontreranno difficoltà non indifferenti, però il sistema reggerà" assicura Alessandro Artini, presidente regionale dell'Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP Toscana).
"Nonostante io sia un pro vax convinto e creda che un dirigente scolastico, in quanto rappresentante dello stato, sia il primo a dover dare l’esempio rispettando le regole, mi trovo a riconoscere un punto: persone come il preside empolese non ricorrono a scorciatoie per mantenere la loro posizione ed è un atteggiamento che, per quanto io non condivida affatto tale posizione, testimonia un’affermazione di coerenza. In questi giorni – spiega Artini – arrivano a scuola molti certificati e richieste di aspettativa per motivi familiari e di ferie arretrate non usufruite da parte di personale Ata e amministrativi. La maggioranza di queste richieste, per quanto legittime, provengono da persone non in regola con l’obbligo vaccinale. Tutto questo lascia intuire che la richiesta di ferie o aspettativa, nonché la certificazione medica, nascondano motivazioni che non sono quelle proposte per l’ottenimento del congedo. Ecco, a parer mio questo è un atteggiamento ben peggiore perché è come se si lanciasse il sasso per poi nascondere la mano: se si vuole evidenziare quella che è a tutti gli effetti un’obiezione di coscienza, si dovrebbe accettare che ci sia anche un prezzo personale da pagare.
Inoltre – prosegue – se 'si allontanassero' dal proprio posto di lavoro tramite le modalità scelte dal preside empolese, i no vax scolastici lancerebbero pure un messaggio al Governo. Invece, scegliendo aspettativa, ferie o malattia, per quanto siano opzioni legittime nella forma, nella sostanza viene tradito il valore di testimonianza che avrebbe tale presa di posizione. Dal mio punto di vista – conclude – è moralmente più onesto il comportamento di coloro che, come il preside dell’Empoli Ovest, decidono di andare incontro a sanzioni e sospensioni: vedo un contenuto di idealità superiore rispetto a chi ricorra ad altri mezzi legittimi ma furbeschi".
Inoltre, Artini aggiunge come suscitino perplessità le scelte ministeriali che invitano a spedire la lettera di diffida a tutti coloro che fanno parte del servizio scolastico e che non siano in regola con il super green pass, indipendentemente dal fatto che siano presenti oppure no, coinvolgendo così anche quelli assenti per malattia. “Come ho detto, alcune certificazioni mediche sollevano non pochi dubbi e sembrano fornite apposta per far guadagnare tempo a chi abbia una propensione ostile al vaccino; tuttavia quando qualcuno sottopone una certificazione medica a un dirigente, questo è tenuto a pensare che non ci siano sotterfugi e che chi l’ha mostrata stia effettivamente male. A quale titolo, quindi, potrebbe inviare una diffida con sollecitazione a porsi in regola con il super green a una persona in malattia? Come può sapere se la malattia sia vera o invece si tratti di un 'legittimo stratagemma'?".
Il presidente regionale ANP, infine, confida che Governo e Miur mantengano la barra a dritta: "I cambi di rotta repentini danneggerebbero non solo il lavoro della scuola, ma anche e soprattutto la credibilità delle istituzioni, che vedrebbero minata la fiducia di quei genitori chiamati a vaccinare i loro figli più piccoli".
Giovanni Gaeta