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Nella Questura di Pisa nasce "Una stanza tutta per sé": accoglienza e protezione per le vittime di violenza

Nella Questura di Pisa da oggi esiste un luogo dedicato all'accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. Grazie al protocollo di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Soroptimist International d'Italia oggi nella caserma Mameli di via San Francesco è stata inaugurato lo spazio del progetto "Una stanza tutta per sé". Come spiegato dalla Questura, si tratta di un ambiente “deistituzionalizzato”, con pareti e arredi color pastello, spazi gioco per bambini e per le audizioni protette è dotato di telecamera con trasmissione del segnale audiovideo ai pc della Squadra Mobile, per la visione e la masterizzazione, e a un maxischermo ubicato negli ambienti della Squadra Mobile.

All'inaugurazione di oggi sono intervenuti la prefetto Maria Luisa D’Alessandro, il procuratore della Repubblica Alessandro Crini, la presidente della Sezione Civile del Tribunale Eleonora Polidori, il direttore 1 Divisione Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Marina Contino, la presidente Soroptimist Club di Pisa Eleonora Agostini, la presidente Soroptimist International d’Italia Giovanna Guercio che ha sottolineato l’importanza di queste iniziative e ha ricordato "le più di 200 “stanze per sé” avviate su tutto il territorio nazionale dai Club Soroptimist e la grande attenzione della Polizia di Stato e di tutte le forze dell’Ordine nella battaglia contro la violenza di genere e sui minori".

"Denunciare - ha continuato Guercio - è il primo fondamentale passo verso la rinascita, per questa ragione è importante che dall’altra parte, tra gli interlocutori, ci siano persone attente, pronte ad ascoltare e rassicurare le vittime, soprattutto le più vulnerabili come le donne e i bambini. Le “stanze tutte per sé” che abbiamo allestito negli anni nelle caserme delle forze dell’Ordine di tutta Italia sono spazi sicuri nati proprio per facilitare questo “passaggio”, per aiutare chi subisce violenza a fidarsi e affidarsi a chi può e deve proteggerli".

"La stanza "accoglienza vittime vulnerabili e audizioni protette" risponde al dettato normativo- spiega ancora una nota della Questura di Pisa - che impone particolari procedure ed ambienti protetti per l’ attività investigativa: l’ art. 35 della Convenzione di Lanzarote, recepita in Italia con legge 172/2012, ha previsto norme a protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale e modificato il codice di procedura penale e previsto l’ art. 351 comma 1 ter, che per alcune tipologie di reati (riduzione in schiavitù, prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione materiale pornografico, sfruttamento prostituzione minorile, tratta esseri umani, violenza sessuale) impone la audizione "protetta" se le vittime o le persone informate dei fatti sono minori o maggiorenni particolarmente vulnerabili". L'audizione prevede la presenza di uno psicologo, nominato dal PM, la audiovideoregistrazione e un ambiente adatto a gestirne la particolare vulnerabilità. L'ambiente è conforme anche alla "Convenzione di Istanbul" sulla prevenzione della violenza contro le donne e la violenza domestica, che prevede un approccio meno traumatico possibile nelle vittime di violenza di genere.

Il Soroptimist Club di Pisa ha interamente finanziato l’ iniziativa, con la trasformazione di un ordinario ufficio di Polizia in una stanza con un accesso il più possibile riservato, adeguata illuminazione e comfort per i più piccoli. L'ambiente sarà inoltre utilizzato dalla Divisione Polizia Anticrimine per l'ascolto di vittime e testimoni nei procedimenti finalizzati alla irrogazione delle misure di prevenzione dell’Ammonimento del Questore per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e per cyberbullismo. Su una parete della stanza le poliziotte della Squadra Mobile che hanno portato a compimento l’indagine per l’omicidio di Khrystyna Novak avvenuto nelle campagne di Orentano a Castelfranco di Sotto, hanno voluto collocare una foto della giovane nella stanza, dedicando un angolo dell’ambiente dove svolgeranno le delicate indagini a loro affidate a questa dolorosa vicenda.

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