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Gestione patrimonio culturale in emergenza, Ceam alla due giorni di Spoleto

Simone Campinoti (foto gonews.it)

Ci sarà anche Ceam Group giovedì e venerdì prossimi a Spoleto alla due giorni che avrà al centro la gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza. Accanto ai loghi dell’Università degli Studi di Firenze, dell’opificio delle Pietre dure e del Dagri (dipartimento di scienze e tecnologia agrarie, alimentari, ambientali e forestali) c’è infatti anche quello dell’azienda empolese leader nel settore delle tecnologie. In particolare si tratta di una partnership all’interno del progetto Premude che si occupa dei metodi avanzati di monitoraggio per la conservazione preventiva al deposito di Santo Chiodo, una struttura di circa cinquemila metri quadri su due piani, realizzata secondo criteri antisismici e attrezzata per la conservazione ottimale delle opere.

Il progetto prevede la definizione di un percorso metodologico per la misurazione ed il controllo ad alta tecnologia della qualità degli ambienti museali e di depositi post-emergenziali, grazie all’applicazione di innovative tecnologie basate su strumenti e sensori intelligenti interconnessi, gestiti da una piattaforma IOT con tecnologia cloud di produzione CEAM Control Equipment che garantisce un supporto interattivo che da un lato contiene tutte le informazioni di base per la conservazione preventiva e dall’altro riceve in tempo reale gli input dai sensori.

La piattaforma cloud Tech CWS (made in Ceam) garantisce il controllo da remoto via web dei parametri studiati, l’inserimento di soglie di allarme sulla base delle necessità dei beni esposti a tali parametri, oltre che l’integrazione di altri sistemi di monitoraggio. La piattaforma permette inoltre l’accesso condiviso a più livelli, per cui sia i supervisori, gestori del servizio, che gli operatori potranno avere accesso gerarchicamente a tutti o a parte dei dati contenuti sulla piattaforma, attraverso accesso dal web o da una app su smartphone. Il deposito temporaneo post-emergenza di Santo Chiodo a Spoleto rappresenta un interessante contesto applicativo per la quantità e la diversità delle opere contenute, che presentano esigenze conservative differenti anche relativamente alle condizioni climatiche.

Nel deposito sono stati installati tre sensori C313-B con bus LoRa-C® di ultima generazione prodotti e forniti da Ceam Group che permettono la registrazione e l’invio dei dati a lunga distanza senza cavi ad una gateway, che a sua volta, invia in tempo reale i dati al cloud.

In questo caso dati di temperatura e umidità relativa vengono poi gestiti da remoto dalla piattaforma Ceam CWS®.

Lo sviluppo di questo approccio applicato al deposito di Santo Chiodo permetterà la gestione da remoto in tempo reale di tutte le situazioni critiche, come eventi climatici estremi, oltre che un’implementazione delle attuali condizioni conservative degli oggetti. Infine, i sensori intelligenti forniti dal servizio qui presentato potranno accompagnare le opere terremotate una volta che lasceranno il deposito dopo gli interventi di restauro.

Ceam sarà rappresentata in Umbria dal suo presidente Simone Campinoti. “Per noi – spiega - si tratta di una partnership di prestigio che rafforza il nostro ruolo in un contesto importante come la conservazione dei beni culturali e rappresenta un perfetta occasione di trasferimento tecnologico per le nostre tecnologie pensate per sviluppate per gli ambiti industriali e della sanità. In questi settori siamo leader e, senza questa provenienza industriale, gli investimenti sarebbero stati impossibili per dimensione per il solo settore per i beni culturali”.

Fonte: Ceam

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