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Un anno senza Gianluca Bertini, i ricordi e le immagini di una vita

gianluca bertini libro

Gianluca è un persona pacata. Usa il presente l'ex sindaco Vittorio Gabbanini per ricordare Gianluca Bertini, ex assessore del Comune di San Miniato scomparso proprio un anno fa, l'11 dicembre 2020.

Siamo in piena pandemia, a ottobre arriva la notizia del contagio e nessuno immagina quale epilogo sarebbe giunto in una giornata di dicembre. Il colpo di grazia si propaga. Scompare a 55 anni un padre di famiglia, un dirigente di azienda, un amministratore comunale capace, un membro di partito indispensabile, un pezzo di una comunità, quella di San Miniato Basso, che oggi lo tributa tra le lacrime di 365 giorni difficili e i sorrisi per i tempi che furono.

L'occasione per ricordarlo è quella di un libro, 'Gianluca, un amico', voluto fortemente da Gabbanini e da Filippo Lotti, curatore e amico di una vita di Bertini. Nel volume sono raccolte le foto e le testimonianze dei tanti che hanno avuto a che fare con lui. Dal presidente della Regione Eugenio Giani al vescovo Andrea Migliavacca, dalla moglie Lina alle figlie Chiara e Valeria e al fratello Fausto, tutti non possono far altro che raccontare Gianluca Bertini come personaggio positivo.

Un esempio su tutti riguarda aneddoti poco noti ma rilevanti. Sul palco sono state richiamate alla memoria sia le aspirazioni da sindaco che i motivi della rinuncia. Non per chissà quale motivo. Solo per la sua modestia e la timidezza. Avrebbe avuto certamente le capacità data la sua conoscenza della macchina comunale e la sua capacità di essere sempre presente e di rendersi utile, addirittura indispensabile dato il 'richiamo' al dovere per l'ultimo mandato, quello con Simone Giglioli sindaco. Ma ha prevalso l'ottica della 'vita da mediano', quella del bene disinteressato della comunità facendo il massimo possibile, sacrificando il proprio tempo e le proprie risorse.

La fragilità di chi è salito sul palco di fronte a una platea di un centinaio di persone non poteva essere mascherata. Le lacrime solcano i volti di Gabbanini e Giglioli, come pure del presidente Giani, che nel suo ufficio conserva dal momento della elezione una foto con Bertini, Giglioli e Gabbanini. Quella foto è un monito per andare avanti nel solco di chi agisce per il bene della comunità, come l'ex assessore.

Una cerimonia 'laica' quella di questo sabato, un rituale collettivo per tenere vivo il ricordo, con una finalità benefica. Il ricavato del libro andrà all'istituto tecnico Cattaneo di San Miniato, dove Bertini è stato studente e genitore di studentesse. Servirà per una borsa di studio per uno studente o una studentessa meritevole, per continuare il percorso di studio.

I ricordi piacevoli sono stati una panacea per placare la sofferenza. Il sindaco Giglioli ha voluto ricordare la fede interista di Bertini, con il lieve dispiacere dello scudetto della stagione 2020/2021 che l'ex assessore non ha avuto modo di vedere. Gabbanini ha ricordato i 'giri nel territorio' in piena notte alla fine di lunghe riunioni di giunta, per vedere dove intervenire all'indomani. Un lampione che non funziona, una strada dissestata. Sia Lotti che Gabbanini hanno mostrato come Bertini non fosse un tipo fumino. "Arrabbiati ogni tanto, diciamone due", diceva l'ex sindaco. Ma prevaleva la flemma, l'ascolto, la moderazione.

"Quello di oggi rimane un libro 'aperto', continueremo a produrre i tanti 'allegati' di questo volume con i ricordi che ognuno ha di Gianluca Bertini. Il libro è un prodotto finito, se non lo avessimo voluto chiudere sarebbe diventato un'enciclopedia", spiega Gabbanini in conclusione.

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