L’emozione che provo, sempre, quando porto i doni ai bambini delle scuole e la voglia di fare qualcosa di concreto per i bambini che vivono in situazioni di disagio per salute o per povertà, hanno determinato la voglia di animare la mia collezione di statuine costituendo quindici anni fa la Compagnia di Babbo Natale.
Nel 2007 eravamo in 25, oggi siamo circa 190, tutti animati dalla voglia di fare del bene ed aiutare quanto più possibile i bambini in difficoltà.
Per anni non abbiamo avuto bisogno dello statuto, poi nel 2014, per diventare una onlus, abbiamo dovuto chiedere l’aiuto del notaio, ed un’altra volta l’abbiamo fatto quest’anno a dicembre per trasformare l’Associazione in una Fondazione.
L’importante cerimonia alla presenza del Presidente Silvano Gori e dell’assessore al Welfare Sara Funaro è avvenuta nel salone dei 500 in Palazzo Vecchio a testimonianza dell’importanza dell’evento che contribuirà a rafforzare l’immagine della istituzione ed a rendere perpetua la sua finalità. Ma trascurando le regole scritte, per partecipare a questo sodalizio, rispetto ai tanti esistenti, bisogna avere uno spirito burlone ed il cuore d’oro.
Nel gruppo convivono ovviamente caratteri diversi, ma comune è il desiderio di unire i valori della solidarietà alla leggerezza di stare insieme in allegria.
A Natale rivestiamo i panni di Babbo Natale, con la barba bianca, il vestito rosso, la cintura e il sacco pieno di regali così come quello nato con la pubblicità della Coca Cola e prima ancora dalla matita del vignettista Thomas Nast.
Questa immagine è ancora amatissima dai bambini anche quando cominciano a dubitare della sua esistenza. Babbo Natale è da tempo un elemento importante della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in America, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientale.
Durante tutto l’anno si attende con impazienza il giorno di Natale che è sinonimo di festeggiamenti e di comunione fraterna e familiare. Basta pronunciare la parola che gli occhi brillano, i volti si atteggiano al sorriso in tutte le fasi che lo precedono, comprando i regali, inviando lettere a Babbo Natale o biglietti d’auguri ai propri cari, decorando le case, ed eseguendo talvolta dei piccoli rituali preliminari (calendari dell’avvento ecc.).
C'è una fase in cui realtà e magia convivono anche se ci si rende conto che a portare i regali sono i genitori, ma si resta affezionati all'idea di Babbo Natale; e se in famiglia c'è un figlio più piccolo, quello grande mantiene volentieri il segreto per lui. D’altronde se nessuno ha mai visto Babbo Natale non vuol dire che non esista, che non giri il mondo la notte di Natale, con le sue renne, e la sua slitta piena di regali!
Noi contribuiamo a sostenere questa credenza perché pensiamo che oltre ad essere allegra sia densa di amore e intrisa di generosità. Certo, per i bambini, sarebbe triste se Babbo Natale non esistesse ed ancor più per quelli che hanno più bisogno ovvero a quelli a cui sono destinati i nostri doni. Ecco perché, per noi associati, rappresenta una grande gioia donare e mentre in passato lo facevamo a Natale, ora, raccogliendo cifre più importanti, riusciamo a destinare una somma importante anche in estate.
La Compagnia opera quasi esclusivamente con volontari per cui le spese di gestione sono bassissime e si caratterizza per portare direttamente i doni o il denaro raccolto ai bambini ed alle loro Famiglie in difficoltà, ma negli anni abbiamo avuto il sostegno anche di tanti sostenitori ed in particolare della Fondazione CR Firenze, la Banca Cambiano e la Fondazione il Cuore si scioglie.
Cerchiamo di sostenere direttamente le Famiglie che ci vengono suggerite dalla Caritas, dalla Misericordia e dai servizi sociali del Comune di Firenze con gli assegni di Pasqua e di Natale, ma cerchiamo anche di regalare la gioia, come facciamo da anni insieme alla Fondazione Tomasino Bacciotti ed al Meyer portando due giorni a Gardaland una ventina di bambini in cura presso il Centro di Oncoematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze, accompagnati dai loro familiari.
Per sollecitare la raccolta di fondi, ogni anno la Compagnia pubblica un volume da collezione. Per il Natale 2021 una bella raccolta di vignette disegnate da Roberto Malfatti ed arricchite dalle filastrocche di Renato Conti ricorda i principali eventi dell’anno; d’altronde, nella sua simbologia, Babbo Natale non è presente soltanto a Natale, ma è presente tutto l’anno nel ricordo, come una presenza immanente. Infatti, i genitori lo evocano rinforzando positivamente la relazione educativa: “Se fai il bravo, Babbo Natale ti porterà tanti regali”.
Ci aiutano tanti sconosciuti beneficiari, ma i primi contributori della Compagnia dobbiamo e vogliamo essere noi Babbi e farlo insieme consente di portare aiuto sicuro e ci regala gioia. Quest’anno non abbiamo potuto attraversare la Città con il trenino elettrico, ma abbiamo accompagnato il Sindaco Dario Nardella, come sempre, ad accendere gli alberi di Natale nelle piazze principali della Città di Firenze.
Con la pandemia i bambini sono rimasti maggiormente intrappolati nello stato di indigenza che ha coinvolto la famiglia, tanto che spesso li ha portati all'isolamento. Perciò la Compagnia di Babbo Natale si è attivata maggiormente, in questo periodo, per soccorrere le famiglie e portare un po' di gioia ai bambini, specie a Natale. Grande merito, dunque, a chi ha partecipato e vorrà ancora sostenere le iniziative di questa onlus.
Fonte: Ufficio Stampa
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