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Iva per il terzo settore, Giani e Spinelli: “Il Governo ci ripensi"

Eugenio Giani

“Invito il governo ad una riflessione urgentissima e a lanciare un segnale immediato di attenzione ad un pilastro fondamentale del nostro vivere civile: non ha davvero senso assoggettare il mondo del volontariato e le sue attività al regime dell’Iva. E’ un’idea che rischia di mettere in profonda crisi una rete che, soprattutto in questo periodo di emergenza, è stata decisiva per la tenuta del welfare italiano”.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, interviene con decisione a sostegno delle proteste che sono arrivate dalle realtà dell’associazionismo e del volontariato contro le previsioni  del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio.

“Introdurre questo regime fiscale – conclude  – non solo appesantirebbe in modo insostenibile l’attività di tante organizzazioni del volontariato, ma renderebbe difficile, se non impossibile, il loro impegno a favore della collettività”.

Spinelli: "Il terzo settore deve essere sostenuto e non penalizzato"

“Il terzo settore deve essere sostenuto e non penalizzato. Per questo mi associo convintamente alla richiesta di non assoggettare il mondo del volontariato al regime Iva”. Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli intervenendo in merito all’attuale formulazione del decreto collegato alla legge di bilancio che prevederebbe tale obbligo.

“La rete del non profit - evidenzia l’assessora - è stata decisiva nella nostra regione per far fronte all’emergenza Covid, dimostrando una volta di più il suo ruolo di presidio sociale nel nostro territorio e la sua vicinanza alle categorie più fragili. Tutte le realtà del terzo settore non hanno lesinato le loro energie umane e anche economiche, tenendo in piedi a fatica bilanci sempre più in bilico. Non si può chiedere ora a tutte queste realtà, che si sono fatte carico di esigenze sociali importantissime, di essere assimilate per molti aspetti a imprese commerciali.  Non si possono appesantire queste organizzazioni gravandole di nuovi e impegnativi adempimenti burocratici, laddove il loro sforzo volontario deve essere diretto verso lo svolgimento di attività necessarie a tutta la collettività”.

“E’ necessaria - conclude la Spinelli - una immediata marcia indietro da parte del governo. Aggravare questi enti con un regime fiscale oneroso, significa spingerli a ridurre i loro progetti se non ad abbandonarli. E questo le nostre comunità non possono permetterselo”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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