Olionostrum 2021, l'extravergine top tra biodiversità e innovazione
Si chiama Olionostrum 2021 ed è il frutto del Progetto Olionostrum: Biodiversità e innovazione per un olio extra vergine di oliva di qualità cofinanziato dal Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana 2014/2020.
Il marchio, presentato stamani dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, è il risultato di un lavoro durato quasi tre anni che ha coinvolto il Comune di Bucine, l’Università di Firenze Dipartimento Dagri, il Cnr Ibe di Firenze, olivicoltori, aziende e professionisti.
Grazie al progetto si è costituita la rete d’impresa Agricolae oleum che da questa campagna olearia potrà commercializzare l’extravergine con il marchio Olionostrum prodotto con olive coltivate esclusivamente nella Valdambra e con tecnologie innovative di estrazione messe a punto nel nuovo frantoio pensato, progettato e realizzato nell’ambito del progetto.
“Olionostrum – ha detto la vicepresidente Saccardi - è il primo Piano strategico dei Gruppi operativi a chiudersi e con successo. Lo considero un grande risultato perché risponde a tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati: ottenere un olio di elevata qualità da un punto di vista sia commerciale che nutraceutico utilizzando tecniche di frangitura innovative e sfruttando le caratteristiche genetiche delle cultivar già individuate; la definizione delle tecniche di produzione finalizzate all’estensione di un disciplinare per la valorizzazione del marchio già predisposto; il miglioramento della redditività delle aziende e il mantenimento e infine la valorizzazione del paesaggio olivicolo oltre che una crescita professionale degli olivicoltori e delle persone che si occupano del frantoio”.
Un’annata difficile per l'olio, con una riduzione sulla produzione di oltre il 60%; pochissimo prodotto solo 80 kg sono diventati Olionostrum 2021 a garanzia di un olio Evo di estrema qualità ottenuto seguendo un disciplinare interno di produzione adottato dalle aziende della rete Agricolae oleum.
Il disciplinare punta su due aspetti principali: da un lato la provenienza delle olive esclusivamente del territorio comunale di Bucine: olive non solo delle classiche cultivar toscane, ma anche dai genotipi autoctoni della Valdambra e dall’altro il rispetto non solo di alcuni parametri chimici, ma soprattutto del vincolo volontario imposto nel disciplinare, valutato da un panel test di assaggiatori di olio professionisti: solo l’extravergine che ottiene un punteggio, per caratteristiche organolettiche, di almeno 85 su 100 ha la possibilità di fregiarsi del marchio Olionostrum.
“L’esperienza di produzione di Olionostrum - commenta il professor Alessandro Parenti del Dagri (Università di Firenze) - mi ha coinvolto come ricercatore per la realizzazione del frantoio prototipale e come capo panel professionista. Credo che sia stato un percorso virtuoso da cui prendere esempio per valorizzare le eccellenze territoriali di cui la nostra Regione è sicuramente ricca. L’Olionostrum di quest’annata avara di prodotto è un olio con tipici sentori degli oli della Valdambra: mandorla fresca, carciofo, ma anche erbe aromatiche sono i principali profumi. Al gusto, oltre ad una sapidità e di altre note retronasali sono ben presenti l’amaro e il piccante in equilibrio tra loro. Un olio complesso, che racconta veramente un territorio e le sue numerose sfaccettature”.
“Olionostrum - ha spiegato il presidente della Rete Alessio Ross – racconta un extravergine di qualità legato ad un territorio vocato da sempre all’olivicoltura e la capacità degli olivicoltori di utilizzare tecniche innovative di estrazione e rispettose del prodotto: biodiversità, ricerca, innovazione e tradizione sono valorizzate nel disciplinare interno di produzione adottato dalla rete d’impresa Agricolae oleum”.
“Olionostrum 2021 è un risultato importante per la promozione e valorizzazione dell’olivicoltura del nostro territorio” - ha dichiarato il sindaco di Bucine Nicola Benini - rappresenta un esempio concreto di sviluppo locale, che ha coinvolto direttamente le aziende olivicole di Bucine e della Valdambra, con la costituzione della rete d’impresa Agricolae Oleum. Presentare un extravergine di eccellente qualità identificativo di Bucine e della Valdambra è la dimostrazione della capacità da parte delle aziende di unire le proprie forze con l’obiettivo condiviso di dare all’olivicoltura e all’olio Evo di Bucine e della Valdambra il valore che merita”.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa