Rapinano una tabaccheria con una mazza da baseball: nei guai due ragazzi di 20 e 15 anni
La sera del 22 novembre alle ore 20.30 circa due giovani armati di una mazza da baseball hanno rapinato una tabaccheria di Seravezza. I due hanno minacciato la titolare, una donna di 31 anni di Pietrasanta, e si sono fatti consegnare l’intero incasso della giornata.
Dopo la denuncia sporta dalla 31enne presso gli Uffici del Commissariato di Forte dei Marmi, gli agenti hanno dato vita a una complessa ed articolata indagine per individuare i responsabili della rapina. L’indagine si orienta subito nei confronti di un ragazzo che, per i suoi trascorsi burrascosi, la descrizione somatica fatta dalla donna in sede di denuncia e i frame delle immagini acquisiti all’interno della tabaccheria nel corso della rapina, viene identificato in un giovane di 20 anni, nato in Russia ma cittadino italiano per acquisizione.
Il ragazzo è stato fermato ieri sera all’esito di una capillare attività di ricerca condotta in tutto il territorio versiliese dagli stessi agenti del Commissariato. Condotto in Ufficio, il suo volto è stato di nuovo sottoposto all’esame di ricognizione da parte della vittima, la quale non ha avuto dubbi nel riconoscerlo come l’autore della rapina.
Ulteriori indagini hanno consentito di risalire al complice di quella sera, un 15enne nato a Poggibonsi. Sono emersi, inoltre, elementi tali da indurre gli agenti a ritenere che i due si siano resi responsabili anche di reati simili commessi negli scorsi mesi in tutto il territorio della Versilia storica.
Nelle perquisizioni che sono state effettuate subito dopo il fermo in un edificio fatiscente a Forte dei Marmi dove il 20enne trascorreva le ore notturne, è stata trovata una mazza da baseball e una felpa verosimilmente usata nel corso della rapina.
A casa del minore, invece, sono stati ritrovati dei gioielli che sono stati subito riconosciuti dalla vittima di un furto occorso alcuni mesi or sono nel centro cittadino di Forte dei Marmi.
Subito dopo il fermo il 20enne è stato condotto nella Casa di reclusione di Massa, mentre il minore veniva affidato a un suo parente.
Entrambi dovranno rispondere di rapina propria aggravata.