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Coronavirus Omicron, Ordine medici Firenze: "Situazione seria"

(Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/orzalaga-77630/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=6497498">Julio César Velásquez Mejía</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=6497498">Pixabay</a>)

"La situazione con la nuova variante Omicron del Covid-19, individuata in Sudafrica ma già presente in Europa, rischia di diventare molto seria. Nessun allarmismo, perché i numeri dei contagi nella nostra area e i livelli di pressione nei nostri ospedali sono sotto controllo. Ma adesso occorre alzare la guardia per non farsi trovare impreparati. Massima attenzione ai comportamenti, mascherina sempre. E correre con le terze dosi". È l'appello del presidente dell'Ordine dei medici di Firenze Piero Dattolo.

"La comunità scientifica internazionale sta monitorando l'evoluzione della nuova variante, gli Stati si stanno attrezzando. Come medici chiediamo che la politica e le istituzioni mettano in atto tutti i provvedimenti possibili per ridurre situazioni di rischio e aumento dei contagi. Ma anche i comportamenti individuali devono essere molto molto responsabili perché questa è una variante più contagiosa. La mascherina va indossata sempre, ci sono dati confortanti sulla sua utilità. Non possiamo e non dobbiamo ripiombare in una situazione di crisi come un anno fa", aggiunge Dattolo.

Ma restano i vaccini l'arma principale. Ed è il motivo per cui l'Ordine dei medici di Firenze sta organizzando nuove iniziative: "Come ha chiarito l'Istituto superiore di sanità i vaccini restano l'unica arma per difendersi dal Covid. Dopo sei mesi l'efficacia diminuisce in maniera importante ma la capacità di prevenire la malattia grave rimane decisiva. Per questo dobbiamo fare le terze dosi, il più possibile e nel più breve tempo possibile. E stiamo pensando anche a nuove iniziative di vaccinazione in piazza come quelle di "Vaccino dì", molto partecipate, organizzate insieme al Coordinamento delle Misericordie", conclude Dattolo.

Fonte: Ufficio Stampa

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