Stati generali delle Società sportive boom di presenze al Tuscany Hall
Finanziamenti, impianti pubblici e coinvolgimento delle scuole nella promozione dello sport: sono questi i temi sui quali inzia da oggi a lavorare il Coni di Firenze, dopo le richieste avanzate questa mattina da circa 650 societa’ sportive, riunite al Tuscany Hall dal delegato provinciale del Coni Fabio Giorgetti per gli Stati Generali delle Societa’ Sportive del territorio fiorentino. Presenti sul palco, insieme a Fabio Giorgetti, il presidente del Credito sportivo, Andrea Abodi, il presidente del Coni Toscana, Simone Cardullo, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, il deputato ed ex ministro dello Sport, Luca Lotti, ed è intervenuto in streaming anche il presidente del Coni nazionale, Giovanni Malagò.
Nell’ambito dell’iniziativa il Coni di Firenze ha annunciato l’apertura di uno sportello di sostegno ed assistenza per le societa’ sportive, per offrire consulenza in meterie diverse, dall’accesso al credito al fisco, fino a scuola ed impiantistica sportiva.
“Abbiamo organizzato questa giornata in seguito al dramma del Covid che ha messo in difficoltà costante moltissime società sportive da ogni punto di vista - ha raccontato il delegato provincia di Firenze del Coni, Fabio Giorgetti -. Pero’ abbiamo deciso di ripartire e farci sentire con un’unica voce per far capire che proprio lo sport è un pilastro fondamentale della nostra società, come lo sono la scuola e la famiglia. Ecco perche’ abbiamo voluto questo incontro, perche’ per migliorare è giusto farsi sentire in maniera unitaria. Lo sport non sara’ piu’ lo stesso post pandemia quindi serve un salto di qualità, e ripartendo tutti insieme avremo un’altra forza. Il Coni provinciale è la casa delle federazioni e delle società sportive e vogliamo far si che la nostra porta sia sempre aperta creando un aiuto costante. Ecco perche’ dalla prossima settimana attiveremo un numero verde ‘Sos Coni’ che sarà sempre attivo per creare un filo diretto fra le società e la nostra istituzione. Lavoriamo per esempi positivi, condannare quelli negativi, parlare di fair play e dare segnali ai nostri ragazzi che tanto hanno subito nel periodo della pandemia. Vogliamo far si che il post Covid crei i presupposti per uno sport unito, fort, che ha voglia di rilanciarsi a 360 gradi”.
“E’ bello vedere quest’oggi una sala così piena e partecipata-ha sottolineato il presidente del Coni Toscana, Simone Cardullo -. Tutto è nato una mattinata dell’estate scorsa da un’idea di Fabio Giorgetti. Sembrava un qualcosa di irrealizzabile ed invece è diventata realtà. Siamo felici di essere qui in ascolto delle società che sono il cuore della nostra realta’, pronti a ripartire insieme nella migliore maniera possibile”.
Il sindaco Dario Nardella ha raccontato l’impegno di Palazzo Vecchio e della Città metropolitana di Firenze per il sostegno concreto alle società sportive.
“Lo sport ha subito come tanti altri settori l'effetto della pandemia, però ha anche avuto una capacità di reazione straordinaria grazie a questo tessuto di volontariato e di professionisti - ha spiegato il sindaco Dario Nardella -. Oggi abbiamo tutte le società sportive dell'area provinciale di Firenze, e siamo al lavoro per uscire definitivamente dalla crisi della pandemia più forti di prima. Ci sono investimenti importanti dai fondi europei per intervenire sugli impianti sportivi, abbiamo 6 milioni di euro che servono anche per l'efficientamento energetico. Sempre sul tema del caro-bolletta energetica abbiamo chiuso un accordo anche con la Regione per ridurre dal 5% al 10% il consumo energetico, e siamo anche al lavoro con Toscana Energia per una mappatura e un’assistenza delle società sportive sulle dispersioni energetiche. Sono cose concrete che servono per aiutare le società sportive a rialzarsi bene, puntando anche su obiettivi ambiziosi dal punto di vista sportivo: noi siamo impegnati per la candidatura della Grand Depart del Tour de France del 2024 con Bologna, l'Emilia Romagna e altre realtà dell'Italia, quindi guardiamo sia ai grandi appuntamenti internazionali che allo sport di tutti i giorni, perché le nostre famiglie, i nostri giovani, trovano nello sport non solo un servizio ma anche un'opportunità di socialità e di benessere”.
Sta lavorando concretamente ad una riforma dello sport a livello regionale il governatore della Toscana, Eugenio Giani. “Devo dire che io mi aspettavo che vi fosse interesse, ma quando abbiamo messo nel bilancio del 2021, 10 milioni e più di euro per i Comuni che potessero svolgere una funzione di manutenzione degli impianti sportivi, rispetto ai 3 milioni che vi erano l'anno prima, mi sono reso conto che hanno partecipato 260 progetti, per più di 200 Comuni - ha raccontato Eugenio Giani -. Alcuni ne hanno presentati anche due o tre, e mi sono reso conto di quanta fame di impianti sportivi vi fosse, per la loro manutenzione. Ne abbiamo selezionati 59, e nel bilancio che stiamo predisponendo per il prossimo anno da 10 milioni stiamo pensando di arrivare a 15 milioni, perché ci siamo resi conto che probabilmente siamo l'unica istituzione che in qualche modo può dare una mano consistente, stante il fatto che i singoli Comuni poi anche le loro risorse”.
“E’ un rapporto di collaborazione fra Regione e Comuni: a questo punto però mi sento anche come Regione di dare un'indicazione che si sostanzierà in una legge per l'affidamento degli impianti sportivi - ha sottolineato ancora Eugenio Giani -. Dobbiamo evitare che sugli impianti sportivi avvenga una logica di imprenditorializzazione che ignora lo sport e guarda solo la voce economica, ovvero il fatto che pochi soggetti prendano gli impianti per poi subaffittarli dove le attività sono remunerative. Noi dobbiamo invece valorizzare le società storiche, le società che lo sport lo fanno anche con una vena ideale importante e con un radicamento forte sul territorio. Dobbiamo valorizzare le società che vanno verso i giovani, e quindi fanno politiche giovanili di avviamento allo sport, e questo è il secondo principio della legge Come terzo principio, dobbiamo evitare il cumulo di affidamento degli impianti all'interno di un singolo comune: a mio giudizio più di due impianti una società non li può prendere, altrimenti anche nello sport avviene quello che è avvenuto in tanti processi economici, ovvero il fatto che pochi soggetti diventano sempre più imprenditorializzati e prendono tutti gli impianti perché fanno offerte apparentemente più vantaggiose sul piano economico ma non sul piano sociale. Ecco perché l'occasione di oggi è una bella occasione di dibattito anche per la nuova legge che faremo come Regione per l'affidamento degli impianti sportivi con gli indirizzi che daremo ai Comuni”. Di riforma dello sport ha parlato il deputato ed ex ministro dello sport, Luca Lotti.
“E’ stato un anno e mezzo difficile per lo sport e per il Paese, ma c'è voglia di ripartire, c'è voglia di ricominciare - ha sottolineato Luca Lotti - Il Coni provinciale ha dato una grandissima dimostrazione di presenza, ora bisogna provare a tradurre tutto questo impegno in qualcosa di concreto per le società sportive dilettantistiche, perché sono la base del nostro sport, sono la base anche di quelli che saranno i successi del futuro, e quindi tutti insieme dobbiamo fare qualcosa per aiutare le società. Penso ai sostegni come lo sport bonus che abbiamo voluto qualche anno fa e che è stato reintrodotto fortunatamente nell'ultima legge di bilancio; penso a tutti quegli aiuti che possono servire per far ripartire anche la parte infrastrutturale, il bando sport e periferie per me era basilare nell'aiuto allo sport di base. Sono convinto e spero che si possa fare anche qualcosa in questa direzione nella prossima legge di bilancio. Mi viene però anche da pensare alla riforma dello sport, perché è troppo tempo che si è portato avanti uno spezzettamento tra Sport e Salute, Coni, Dipartimento dello sport, che non aiuta lo sport, dobbiamo essere sinceri. Non voglio fare una riflessione di parte o fare un ragionamento di condanna di quello che è stato in passato, però oggi serve una legge unica che finalmente riunifichi queste competenze, definisca concretamente chi fa cosa, e metta insieme tutto ciò che serve allo sport, dalla base alla preparazione olimpica”.
Di grande interesse e profondita’ l’intervento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, collegatosi in streaming col ‘Tuscany hall’. “Oggi c’è molta confusione - ha evidenziato Giovanni Malagò -. Confusione dovuta a una serie di situazioni di carattere normativo che evidentemente, è sotto gli occhi di tutti, bisogna in qualche modo vengono modificate valutando bene traiettorie e responsabilità. La mia non vuole assolutamente essere una polemica però dobbiamo evidenziare dei problemi oggettivi che conosciamo noi e soltanto noi sul campo. Siamo in trincea, in prima linea, e viviamo i problemi di carattere amministrativo, giuslavoristico, finanziario, anche fiscale perché oggi c’è una situazione che sicuramente implica una interpretazione dell’Agenzia delle Entrate e dell'ispettorato del lavoro che non aiuta i rappresentanti delle categorie Ssd e Usd”.
Armentano: "Bisogna essere audaci"
"Le Olimpiadi metropolitane sono state la scorsa estate il frutto di un grande sforzo di energie e del coraggio di sportivi e delle società che li sostengono. E' stato necessario e direi doveroso provarci, con risultati di grande partecipazione. Serve a volte essere audaci per provare a dare speranza e costruire il futuro, tanto più in questa lunga stagione di emergenza sanitaria"
Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana delegato allo Sport, è intervenuto agli Stati Generali dello Sport, patrocinati e sostenuti anche dalla Metrocittà di Firenze. I presidenti dello società sportive, ha rilevato Armentano nel suo intervento, "sono stati certamente sospinti all'azione dai doveri e dalle responsabilità legati al loro ruolo, ma prima di tutto da passione e amore per lo sport".
"Non ci rassegniamo a un visione di corto respiro - ha insistito - Lo Sport deve diventare un diritto riconosciuto nella Costituzione. Non rappresenta infatti una dimensione aggiuntiva, ma un pilastro da collocare accanto all'istruzione scolastica e alla sanità. Essi stanno insieme come vasi comunicanti e quando questo accade vi è una ricaduta piena di benefici negli studenti e nel loro modo di educarsi a stare insieme agli altri e nell'ambiente".
D'altra parte "si deve incoraggiare l'attività motoria che è scientificamente provato essere di sostegno alla salute in tutte le fasce d'età".
"Abbiamo molto da fare - ha continuato Armentano - Il Covid ha putroppo generato la dissociazione e dispersione di tanti giovani, soprattutto adolescenti, dallo sport organizzato. Per questo credo che ai prossimi Stati Generali dovremo invitare anche il mondo della scuola e della sanità. Dovremo svolgere una riflessione più accurata in ordine allo sport agonistico e ai limiti anagrafici che lo presiedono per arrivare a programmare le visite di ammissione.
Dobbiamo trovare il modo di evitare le code per la visita medica in particolari periodi dell'anno, che per ovvi motivi di sicurezza della salute e per la responsabilità che tale osservanza comporta per i presidenti di società, rallentano spesso la partecipazione di molti atleti alle competizioni e agli allenamenti”.
Fonte: Ufficio Stampa