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Verdure e legumi cibo meno apprezzato alle mense di Montelupo: il nuovo menù per far cambiare idea

Dieta Chetogenica

Il Sistema di Sorveglianza Nutrizionale in età infantile “Okkio alla salute” stima che, ad oggi, in Italia il 12 % dei bambini sia obeso e il 24% sia in sovrappeso, quindi circa 1 bambino su 3 si trova in una situazione di eccesso ponderale. Questa situazione è dovuta in maniera evidente ad un’alimentazione scorretta alla quale questi bambini vengono abituati dai genitori, dai nonni, dalla mensa scolastica e più in generale dalla società in cui si trovano a vivere e che, per loro, rappresenta la normalità.

Risulta quindi chiaro come un’alimentazione corretta e bilanciata debba rientrare ai pieno titolo fra gli obiettivi educativi e come la mensa scolastica giochi un ruolo fondamentale.

Per molto tempo le famiglie hanno avuto un atteggiamento diffidente nei confronti delle mense scolastiche; un concetto superato grazie alla continua interazione con i componenti della commissione mensa e con una particolare attenzione alla qualità delle materie prime.

L’amministrazione comunale ha proposto lo scorso anno un questionario incentrato sulle abitudini alimentari e sul gradimento delle proposte.

Ciò che è emerso complessivamente da questa indagine è che il menù veniva giudicato, con un voto da 1 a 10, con 7 da parte del 36% degli intervistati , con 6 da parte del 19% e con 8 da parte del 23,3 %. Nonostante questa votazione apparentemente positiva, i dati attestano che solamente il 18,3% dei bambini mangia tutto ciò che viene proposto giornalmente nel menù, mentre il 38,7% mangia solamente l’80% di ciò che viene servito e il 26,8% solo il 50% del pasto: quindi un quarto dei bambini mangiano solo la metà di quello che la mensa offre loro quotidianamente. In particolare, gli alimenti non graditi dai bambini e che, nella maggior parte dei casi vengono lasciati nel piatto, sono: nel 48,8 % dei casi le verdure, nel 39,8% dei casi i legumi e nel 28,9% dei casi il pesce. Si tratta degli stessi alimenti che i bambini non sono soliti mangiare neppure a casa.

L’obiettivo è quello di “abituare” i bambini a mangiare bene e quindi grazie al fondamentale supporto della nutrizionista di Montelupo Fiorentino, la dottoressa Susanna Agnello il menu è stato completamente rivisto e sono state introdotte preparazioni che rendano appetitosi tutti gli alimenti.

Nell’ultima parte del passato anno scolastico sono state fatte delle sperimentazioni per testare il gradimento dei nuovi piatti e il menu che entra in vigore da oggi è un risultato ponderato fra le indicazioni delle linee guida alimentari, le indicazioni emerse dal questionario e i risultati delle prove fatte. È così che nel nuovo menu hanno fatto la comparsa piatti come la pasta allo sgombro o la focaccia con la cecina.

"C’è chi dice che siamo ciò che mangiamo. Non so se sia esattamente così, ma certo è che chi mangia bene, vive meglio. Centinai di studi ci ricordano quando sia importante prediligere materie prime di buona qualità. Da anni come Comune ci impegniamo in tal senso e con la gara svolta recentemente abbiamo incrementato l’approvvigionamento di prodotti biologici (latticini, succhi di frutta, verdura e frutta) e a filiera corta (pasta e carne). Il coinvolgimento della nutrizionista è stato fondamentale poi per avviare una riflessione sulle abitudini alimentari e sulle false credenze in merito all’alimentazione. Anche questo è educare, per tale ragione chiedo alle famiglie di darci tempo e di dare tempo ai ragazzi di abituarsi alle nuove proposte, senza, ad esempio, richiedere subito il pasto in bianco", afferma Simone Londi, vicesindaco e assessore all’istruzione.

La dottoressa Susanna Agnello, oltre a supportare l’amministrazione nella redazione del nuovo menu, ha proposto una nuova versione di un appuntamento ormai consolidato come la “colazione a scuola” e tenuto una rubrica con consigli utili sull’alimentazione.

Tutta l’esperienza è raccolta in una pubblicazione che sarà presto disponibile per tutti i genitori e le famiglie.

"Quando si parla di alimentazione “corretta” si può risultare molto vaghi, tuttavia con questo termine racchiudiamo sicuramente due concetti fondamentali quali “varia” e “completa” ciò significa che questa non deve peccare rispettivamente di nessun alimento e di nessun micro e macro nutriente. Non ci deve essere “selettività” nella scelta degli alimenti e né “neofobia” cioè il timore di assaggiare cibi nuovi. Aiutare il bambino in questo percorso “di scoperta” risulterà sicuramente tortuoso, ma l’educazione alimentare che acquisiranno da piccoli sarà per loro un “bagaglio” che difficilmente abbandoneranno e che li “corazza” da tutto ciò di negativo la società può inculcare nelle loro menti, seppure in maniera inconscia. Oltre a tutto questo non dobbiamo sottovalutare il fatto che un’alimentazione sana aiuta il bambino durante la crescita in modo tale che sviluppi correttamente tutti i tessuti e organi a partire dal tessuto osseo, al tessuto muscolare fino al sistema nervoso", conclude la dietista Susanna Agnello.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa

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