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Tartufo, la cerca e cavatura proposte nel patrimonio immateriale Unesco

antonella brancadoro

La comunità proponente la candidatura della ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’, appreso il parere positivo espresso dall’Organo di Valutazione dell’UNESCO, esprime “soddisfazione per questo ulteriore passo avanti verso il riconoscimento della propria tradizione culturale nella Lista del Patrimonio Immateriale e rimane in attesa che queste valutazioni tecniche positive trovino conferma nell’Iscrizione a seguito della riunione del Comitato Intergovernativo che si terrà a Parigi dal 13 al 18 dicembre”.

La ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ è una candidatura di carattere nazionale istruita grazie al coordinamento tecnico-scientifico istituzionale del Servizio II- Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura (MiC).

La proposta è stata ribadita anche da Antonella Brancadoro, direttrice dell'associazione nazionale Città del Tartufo, durante l'inaugurazione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato.

Il percorso, iniziato nel 2013, è stato seguito e implementato dalla partecipazione diretta e costante della vasta comunità che si identifica nell’elemento, una rete interregionale nazionale composta da singoli Tartufai, da libere Associazioni, da soggetti riuniti in gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiana (Fnati) e dall’Associazione Nazionale delle Città del Tartufo (ANCT) come rete istituzionale che raggruppa i territori tartufigeni.

L’Iscrizione comporterà un sempre maggiore impegno della Comunità sia nella diffusione dei Principi della Convenzione 2003 che nella divulgazione e rivitalizzazione dell’elemento a garanzia della trasmissione alle giovani generazioni di buone pratiche rispettose della natura, degli animali e dei detentori e praticanti un’attività millenaria. Solo attraverso il rispetto di questi ambiti i territori italiani coinvolti potranno vedere concretizzarsi positive ricadute in ambito di benessere sociale delle comunità più largamente intese.

Fonte: Ufficio Stampa

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